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Politica | 05 settembre 2017, 12:07

Psr, Pastorino e Battistini: "Bandi bloccati e già 20 milioni da restituire all’Europa"

"La revisione del piano sia obiettivo strategico entro quest’anno"

Psr, Pastorino e Battistini: "Bandi bloccati e già 20 milioni da restituire all’Europa"

Naufragio PSR; secondo stime attendibili, la Liguria sarebbe ultima fra le regioni italiane per investimenti erogati. I consiglieri regionali di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e Francesco Battistini hanno presentato un’interrogazione per comprendere se la giunta sia in grado di invertire rapidamente la rotta, evitando di dover restituire all’Europa quasi 20 milioni di Euro entro il 2018.

"La correzione e la revisione del PSR deve essere un obiettivo strategico dei prossimi mesi. Ad oggi sappiamo che è stato erogato soltanto il 2,66% delle risorse. Ciò significa che nei prossimi mesi, se la situazione non cambia, la regione dovrà iniziare a restituire una parte dei 135 milioni stanziati dall’UE, cui si aggiunge il cofinanziamento di 179 milioni nazionali e regionali – dichiarano Pastorino e Battistini -. Cifre colossali che restano bloccate nelle casse regionali, mentre le imprese boccheggiano. La “maglia nera” della Liguria è un triste primato, che non può essere giustificato soltanto dai ben noti problemi della piattaforma informatica. Fatto, quest’ultimo, già di per sé inaccettabile".

"Facciamo qualche esempio, per dare una misura di cosa stiamo parlando: per i 21 milioni della sottomisura “sostegno agli investimenti”, andati a bando il 31 gennaio scorso, non esiste ancora una graduatoria a fronte di 476 domande presentate. Per lo sblocco della procedura si parla del prossimo novembre-dicembre, quindi 10 mesi persi nel nulla. Ma gli investimenti delle aziende risalgono addirittura all’anno prima, cioè gennaio 2016 – evidenziano Pastorino e Battistini -. Oppure i 5 milioni di aiuti ai “giovani agricoltori”: in questo caso il bando è aperto da dicembre 2015; presentate 197 domande, tempi di erogazione tuttora indefiniti. La lista potrebbe proseguire, ma il dato di fondo è chiaro: inerzia, pratiche farraginose, disservizi e mancate comunicazioni impediscono di soddisfare migliaia di domande degli agricoltori liguri". 

"Noi siamo andati a scavare nelle cifre e nei processi in atto; non ci siamo limitati a confrontare le percentuali e a fare boutade propagandistiche – concludono Pastorino e Battistini -. Il problema è reale: Toti decida se in Liguria agricoltura e zootecnia possano essere lasciate in questa condizione, rinunciando di fatto ad aiuti comunitari ingenti e per certi versi risolutivi".

c.s.

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