Attualità - 28 agosto 2017, 07:27

Petardi, polizia e cani per allontanare i cinghiali dalla foce del Letimbro, i Verdi "Necessario un tavolo tecnico"

L'assessore Paolo Ripamonti: ”Assolutamente vietato dare da mangiare ai cinghiali. La Polizia Locale vigilerà su questo punto e faremo altri interventi”

Ieri la battuta di allontanamento dei cinghiali dalla foce del Letimbro (VEDI ARTICOLO) , l’obiettivo quello di spaventare gli animali con rumori, con i cani e con cartucce di petardi per farli risalire verso monte.

Durante l’operazione, alla quale hanno partecipato ex agenti della Polizia provinciale., la Polizia Locale e i cacciatori, l’Assessore Paolo Ripamonti aveva evidenziato come fossero stati trovati lungo il letto del Letimbro, diversi punti di foraggiamento.

Molti coloro che nutrono i cinghiali attirandoli, logicamente, poco a poco più a valle e rendendo la situazione pericolosa sia per le persone che per gli animali stessi.

La reazione da parte di Paolo Ripamonti è stato chiaro a tal proposito :”Assolutamente vietato dare da mangiare ai cinghiali. La Polizia Locale vigilerà su questo punto”.

Ad intervenire sul tema cinghiali Danilo Bruno dei verdi savonesi che attacca: “I cinghiali, che si sono spinti attraverso il letto asciutto del Letimbro fino alla foce e sulla spiaggia, ci permettono di fare alcune considerazioni poiché grazie alla loro preziosa comparsa noi Verdi abbiamo finalmente capito che l'assessore alla sicurezza urbana :Ripamonti si occupa del "lancio di petardi" per spaventare i cinghiali mentre ciò che resta delle polizie provinciali dopo la decisione regionale di assumere la competenza su caccia e pesca e di sciogliere i corpi di vigilanza ormai può solo lanciare petardi poiché non hanno più alcun mezzo di controllo”.

“Fatte queste brevi premesse e considerato anche che la Giunta di centrodestra prosegue nella politica già fatta propria dalle giunte precedenti di non avviare una politica di recupero e coltivazione nel bosco savonese,ora si apre il dilemma di come comportarsi con i cinghiali”.

A questo punto visto che si tratta di un fenomeno al momento circoscritto al Letimbro perché non costituire subito un tavolo di lavoro con L'ENPA e avviare tecniche non violente di intervento in modo da poter dimostrare con i fatti per una volta che è possibile contenere il fenomeno senza dove ricorrere ad un metodo cruento ed inutile come la caccia di selezione?” suggerisce Bruno.

Mara Cacace