Politica - 18 agosto 2017, 09:22

'Ndrangheta a Savona, Pongiglione: "Davanti alle indagini della DIA, nessuna reazione da parte delle istituzioni"

"Tacere su un problema di così vasta portata, che inquina tutto il nostro territorio, equivale a rassegnarsi al malaffare, a lasciare che le mafie ci governino come meglio credono"

"Il caso di Rolando Fazzari, l'imprenditore ribellatosi alla 'ndrangheta per cui noi chiediamo da tempo l'attenzione delle Istituzioni, non può non portarci a una riflessione più ampia sul tema delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio: è emerso da recenti indagini che a Savona è attiva una “locale”, ovvero un nucleo operativo delle famiglie di ‘ndrangheta, che dispone dai cinquanta o sessanta uomini" commenta Daniela Pongiglione per "Noi per Savona". 

"Cinquanta o sessanta uomini, per una città delle dimensioni di Savona, sono un piccolo esercito. Eppure nessuno ha commentato l'inquietante notizia: il silenzio delle istituzioni a questo proposito è assordante. Si è continuato con la massima naturalezza a parlar di argomenti secondari, mentre nessun esponente istituzionale ha sciupato una parola per denunciare l'opprimente presenza della criminalità organizzata nella nostra città, per chiedere finalmente il ripristino di una cultura della legalità. Tacere su un problema di così vasta portata, che inquina tutto il nostro territorio, equivale a rassegnarsi al malaffare, a lasciare che le mafie ci governino come meglio credono". 

"Noi non vogliamo tacere. Per questo siamo tra i promotori delle iniziative in sostegno di Rolando Fazzari, e per questo chiediamo con forza alle Istituzioni tutte di prendere una decisa posizione contro la criminalità, l'illegalità e i soprusi" conclude la Pongiglione. 

c.s.