Sport - 03 agosto 2017, 23:10

Kubica, ritorno "con il botto" in F1: si sfasciano le insegne del box

Sorprendente quarto posto nel test ungherese. Il pilota polacco ha urtato un pannello che ha catapultato a terra l’insegna del suo box

Un ritorno con il botto. In senso figurato, per l'ottima performance in pista, ma anche materiale: durante i test in Ungheria il pilota Robert Kubica, uscendo dai box, ha urtato una parete. E l'insegna sopra l'accesso è crollata, seminando un po' di spavento nello staff e tra i fotografi assiepati per immortalare il polacco tornato alla guida di una monoposto, a 6 anni dal terribile schianto alle Ronde di Andora.

Malgrado la lunga assenza dalla Formula 1, Kubica ha chiuso però la seconda giornata di test a Budapest al quarto posto. La ripresa fisica, specialmente nella mobilità degli arti, gli ha consentito di tornare protagonista a bordo di una RS17. Il tremendo incidente del 2011 nel rally andorese, quando un guard-rail trapassò come una lama il suo veicolo, è ormai parte di uno sfortunato repertorio passato. La barra metallica gli fratturò gravemente la gamba destra, gli causò un'emorragia interna e lesioni multiple a mano, spalla e braccio destro.

A 26 anni d'età, poteva apparire come una carriera troncata dalla disgrazia. E invece il corridore di Cracovia ha seguito un lungo percorso di riabilitazione, dopo le operazioni all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, per rimontare ai massimi vertici. La caparbietà lo ha premiato e all'Hungaroring si è messo in mostra con la caratura del campione: ha effettuato 142 giri complessivi facendo registrare il miglior tempo in 1'18"572, precedendo le Toro Rosso di Carlos Sainz e Daniil Kvyat.

Non c'è stato soltanto lo sforzo fisico e psicologico nel "ritorno" di Kubica. Il polacco ha dovuto imparare molto sull'ultima generazione di auto, aggiornandosi sul profilo tecnico, perché rispetto a 6 anni fa le vetture di Formula 1 hanno ovviamente registrato progressi iperbolici.

Rg