Attualità - 03 agosto 2017, 11:45

Giorgione e Vito mattatori in piazza a Savona (FOTOgallery)

La buona cucina protagonista, ieri sera, della rassegna “Parole Ubikate in mare”

Ieri sera, in una piazza Sisto IV gremitissima a Savona, gli istrionici Giorgio Barchiesi (meglio noto come Giorgione) e Stefano Bicocchi (in arte Vito), sotto l’attenta e misurata conduzione di Claudio Porchia, hanno intrattenuto il pubblico presentando i rispettivi nuovi libri “Orto e Cucina 2” e “Vito con i suoi”.

Giorgione precisa di non essere certo uno chef propriamente detto, mentre Vito addirittura ha raccontato di quella volta che fu definito “dilettante competente”, un’etichetta nella quale si rispecchia in pieno.

Ma ovviamente, con questi due “non-chef”, l’argomento principe di questo appuntamento inserito nella rassegna “Parole Ubikate in mare” della libreria Ubik di Savona, è stato la cucina: Giorgione ha raccontato di quando ha scoperto come sono fatti i veri brownies di Buckingham Palace e delle sue origini che spaziano da Trani alla Val Pusteria, fino a quando, da bambino, gli fu curata una grave polmonite ricoprendolo di crauti caldi; Vito ha disquisito su quanto deve essere alta la lasagna al forno e di quella volta che in piena notte ha bevuto d’un fiato del succo di chinotto puro credendo che fosse già la bevanda a base di chinotto pronta, con risultati esilaranti.

Si è parlato, ovviamente, di tipicità del savonese, dalla farinata bianca che si trova soltanto a Savona agli amaretti che si preparano nelle storiche pasticcerie poco lontane dal centro. E, in tema di prodotti tipici, lo chef di Quiliano Giorgio Brignone ha presentato sul palco le sue specialità a base di albicocca di Valleggia, tra cui un particolarissimo pesto per condire gnocchi e trofie, fatto con albicocche, aglio, mandorle e gorgonzola.

Per concludere, ai due specialissimi ospiti sono stati regalati da coltivare i bulbi delle particolarissime “cipolle egiziane” che in realtà, come ha spiegato il conduttore Claudio Porchia, non hanno nulla a che vedere con l’Egitto (nonostante il nome) ma, al contrario, sono un altro eccellente prodotto dei nostri territori.

Alberto Sgarlato