Martedì 1° agosto 2017 alle ore 21,30 Varigotti - piazza Libeccio sarà palcoscenico di “MOI”, una rappresentazione teatrale originale di Chiara Pasetti, liberamente tratto dalla corrispondenza di Camille Claudel, con la Regia di Alberto Giusta. Protagonista Lisa Galantini, costumi di Morgan-Maison Clauds Morene Novara.
Elementi scenici a cura di Renza Tarantino. L'evento è patrocinato dall'Unione dei Comuni del Finalese – Città di Finale Ligure ed è organizzato dall'Associazione Culturale “Le Rêve et la vie” - Fondazione Luzzati/Teatro della Tosse di Genova. L'ingresso è libero: vi si accede dallo stabilimento balneare La Giara.
Voler raccontare oggi un personaggio come Camille Claudel, scultrice francese
morta dopo trent’anni di internamento in ospedale psichiatrico, è un privilegio
e insieme una sfida. Ci vuole la giusta dose di follia e di pragmatica
lucidità. Non è una femmina facile, incarna un universo scomodo perché di
talento eccelso, si muove sul palcoscenico della vita come un animale ruvido e
fragile al contempo, e non si comporta mai da vittima anche se è lei stessa vittima della società maschilista in cui vive. Lisa Galantini, sapientemente diretta da Alberto Giusta, ne rende concrete e moderne le infinite sfumature.
Lo spettacolo rende omaggio alla sua vocazione e alla sua complessa personalità, e vuole regalare allo spettatore quella lezione artistica e umana che lei ha incarnato: semplicità intesa come ricchezza e cura febbrile del particolare al servizio del tutto che diventa, nelle sue mani, sublime.
Lisa Galantini (Genova), attrice, si dedica a cinema, teatro e televisione. Lavora con registi come Tonino Conte, Franco Branciaroli, Marco Sciaccaluga e Valerio Binasco. Dirige il C.F.A. Centro di Formazione Artistica di Luca Bizzarri. Alterna l’attività di attrice a quella di insegnante e di speaker. Nella prossima stagione 2017-2018 è impegnata con la tournée de Il Borghese gentiluomo di Molière, con Emilio Sofrizzi, e con diverse produzioni del Teatro della Tosse di Genova. È la protagonista del monologo MOI di Chiara Pasetti, per la regia di Alberto Giusta.
Alberto Giusta (Genova), attore e regista, diplomato presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, acting coach e socio fondatore Compagnia Teatrale Gank. Si ricordano, in particolare, le sue regie de Il Misantropo di Molière e di Questa sera si recita a soggetto di Pirandello. Recentemente ha curato la regia di MOI, di Chiara Pasetti, con Lisa Galantini nel ruolo di Camille Claudel. Nella stagione teatrale 2016-2017 è impegnato come attore nei seguenti spettacoli: Le Prénom, di Lapatellière e Delaporte, per la regia di Antonio Zavatteri, Il mio amico Célimare, di Labiche (di cui è il protagonista), per la regia di Massimo Chiesa, e Thom Pain (basato sul niente), di Eno, monologo, per la regia di Antonio Zavatteri.
Chiara Pasetti, laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, con una tesi sugli scritti giovanili di Gustave Flaubert. Prosegue gli studi con un dottorato in Letteratura francese presso l’Université de Rouen, in co-tutela con l’Università di Roma3, con una tesi su Flaubert. Le sue ricerche sono principalmente incentrate sull’estetica di Flaubert, a cui ha dedicato molti saggi e articoli in italiano e in francese. Ha pubblicato nel 2007 il volume Vita e lavori del Reverendo Padre Cruchard e altri scritti, edizioni Excelsior, che contiene quattro inediti e due racconti giovanili di Flaubert mai tradotti in italiano. Ha diretto il numero 6 della «Revue Flaubert», dedicato a «Flaubert: rêves et hallucinations». Ha partecipato a numerosi convegni internazionali in Francia e in Italia, e collabora con le cattedre di Storia della filosofia dell’Università Statale di Milano, di Letteratura francese dell’Università Roma Tre, con il Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” dell’Università di Varese e con il Centre Flaubert di Rouen. Negli ultimi anni i suoi studi sono incentrati sul rapporto tra letteratura e psicopatologia nell’Ottocento. Dopo aver collaborato al Corriere di Novara, curando una sua rubrica mensile (“Perle”), da otto anni collabora alle pagine della “Domenica” del Sole24ore. Collabora anche a “Il Giornale dell’arte”, Venerdì-Repubblica”, “Elle” e “Odissea”. Ha ideato e organizzato numerosi incontri e conferenze su tematiche legate ai suoi studi. Ultimamente si è occupata della scultrice Camille Claudel, realizzando la drammaturgia dello spettacolo MOI, liberamente tratto dalla sua Corrispondenza, per la regia di Alberto Giusta, con Lisa Galantini (debutto settembre 2016 a Genova, in scena al Teatro Coccia il 5 aprile 2017). Ha pubblicato il volume Mademoiselle Camille Claudel e Moi per le edizioni Nino Aragno editore (Torino 2016). Dirige la collana “Nous” per le stesse edizioni Nino Aragno. Ha curato la traduzione e la drammaturgia de La Tentazione di sant’Antonio di Gustave Flaubert, che ha debuttato a fine 2015 presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola (Genova). Ha ideato e curato la mostra “Scrittura, arte vita: Camille Claudel, Séverine, Antonia Pozzi” presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto-Genova nel settembre del 2016; a marzo 2017 ha curato la mostra “MesdeMOIselles” presso la Fabbrica Lapidea della Basilica di S. Gaudenzio a Novara. Ha ideato e curato il convegno “Scrittura, arte e pathos” nell’aprile del 2014 presso l’Università degli Studi di Roma Tre (Dipartimento di Letteratura Comparate). Ha appena pubblicato il saggio Gustave Flaubert e Antonia Pozzi, Un itinéraire parmi les sommets, per le éditions PURH. Sta per pubblicare il volume Séverine, Battaglie di una frondista, ed. Nino Aragno. A Novara ha curato diverse iniziative dal 2013 a oggi, con particolare riguardo a Camille Claudel e Antonia Pozzi, e ha presentato testi di scrittori e filosofi contemporanei in diverse sedi comunali novaresi. È presidente dell’Associazione culturale “Le Rêve et la vie”, che si occupa di letteratura francese (con particolare riguardo a Flaubert) e di figure femminili che hanno segnato la cultura della loro epoca (www.lereveetlavie.it).