Una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’Ato del ponente savonese(vedi articolo) tale decisione ha aperto una serie di interrogativi riguardanti in particolare la gestione del servizio idrico integrato, ma anche la sorte dei dipendenti che dovevano transitare dai comuni al gestore dell’Ambito.
Ben prima della sentenza costituzionale i timori erano già stati manifestati da parte dei dipendenti che, di contro, avevano ricevuto garanzie e rassicurazioni dai comuni, ma che oggi chiedono nuove delucidazioni e garanzie.
I primi problemi, infatti, sono già stati riscontrati dai dipendenti, afferma un nostro lettore“Gli stipendi base vengono garantiti dagli Enti Locali per i pochi mesi della messa in comando dei lavoratori, ma tutti gli emolumenti accessori (straordinari, reperibilità) dovrebbero essere liquidati dal Gestore A.T.O.
Di fatto questi emolumenti accessori ancora non sono stati liquidati ed i primi Lavoratori posti in comando già dal 2016 aspettano i giusti compensi da oltre 9 mesi nonostante essi abbiano soddisfatto tutti gli obblighi relativi ad esempio per la reperibilità continua.”
Conclude “Cosa succederà quando essi verranno definitivamente estromessi dagli Enti Locali? I Sindacati cominciano a muoversi”.
L’UILFPL, ed in particolare il segretario generale Speranza, il 25 luglio ha, infatti scritto ai comuni di Albenga, Boissano, Borghetto. Borgio,Ceriale,Garlenda, Pietra Ligure,Toirano e Tovo San Giacomo oltre che al Presidente di Ponente acque e per conoscenza a CGIL e CISL chiedendo la convocazione di un tavolo di trattativa per definire la liquidazione di quanto dovuto e le future modalità di pagamento del salario accessorio ai dipendenti.