Politica - 25 luglio 2017, 07:47

Raccolta differenziata nel savonese, i Verdi: "I conti non tornano"

Lo dice il portavoce Gabriello Castellazzi

"Quasi inesistenti le reazioni dei Comuni savonesi dopo la pubblicazione dei dati ufficiali, relativi al 2016, pubblicati dalla Regione Liguria su raccolta differenziata (RD) e riciclo" commenta Gabriello Castellazzi, il Portavoce dei “Verdi” della Provincia di Savona. 

"Circa la situazione critica del nostro capoluogo ( Savona non supera il 42,56% di RD e dovrà pagare una penale di 26.300 Euro) i “Verdi” hanno già effettuato una dettagliata analisi. Per il resto della Provincia non c'è alcun segnale di analisi critica delle diverse amministrazioni civiche ed i conti non tornano. Anche se rispetto al passato si può registrare un modesto miglioramento, sono addirittura 48 su 69 i Comuni che hanno mancato gli obiettivi fissati dalla Regione. Come conseguenza ci sarà una fitta pioggia di sanzioni che ricadranno, sotto forma di tasse, su tutti i cittadini (Andora 6400 Euro di penale,Varazze 6700,Finale L. 5100, ecc.)". 

Prosegue: "Troppe persone non si rendono conto quanto una corretta RD dei rifiuti urbani sia una grande opportunità  (meno inquinamento ambientale, più lavoro per tutte le imprese che si occupano del riciclo). Tutti sanno che gli inceneritori(anche i più moderni), insieme alle discariche, sono inquinanti e  causano gravi malattie.Il recupero e il riuso dei materiali porta invece vantaggi enormi: minor sfruttamento di risorse naturali, risparmio idrico, meno CO2 in atmosfera, più lavoro per l'industria del riciclo". 

"Il recupero della plastica conta in Italia 300 imprese con 2000 addetti e la lavorazione del vetro conta 31 impianti di produzione con 20.000 persone tra tra occupazione diretta e indotto. Un' ulteriore espansione è possibile e auspicabile perché porterebbe nuovo lavoro in un momento particolarmente critico specialmente per i giovani.Migliorare si può e da tempo si auspica per tutti i Comuni della nostra provincia un sistema di raccolta rifiuti attraverso l'applicazione della tariffa puntuale ( le Amministrazioni virtuose già lo fanno). In questo modo si riconosce economicamente al cittadino l'azione positiva che va compiendo". 

"I cittadini devono avere la sicurezza di pagare equamente solo per il numero dei conferimenti operati, con la possibilità di controllare la quota della tariffa in maniera facile e immediata, garantendo la trasparenza delle procedure messe in atto. Tutti devono veder premiato l'impegno nel promuovere e aumentare la raccolta differenziata. Con la tariffa puntuale anche il mercato può avviarsi su di una strada virtuosa: i commercianti che offrono prodotti con imballaggi meno voluminosi (e che producono quindi meno rifiuti) saranno preferiti dai consumatori". 

"A questo punto è utile un raffronto analitico tra i dati ufficiali del 2015 e del 2016 in cittadine della nostra provincia, omogenee per situazione geografica: Celle (dal 66 al 73,21%), Ceriale (dal 63,39 al 65,48%), Laigueglia (dal 58.30% al 66,29%). Altri Comuni virtuosi hanno subito purtroppo un leggero calo: Noli (dal 66,37 al 65.88%), Pietra Ligure (dal 66,69 al 65,40%). In calo anche  Finale L. che dal 50,05 scende al 47,11%. Preoccupanti le situazioni di Albenga ( che passa dal 32,83 al 37,26%) e Alassio( dal 44,36 al 45,84%)". 

"Lungo è l'elenco dei Comuni non virtuosi.Gli Amministratori dei centri turistici vorrebbero giustificare gli insuccessi con la scusa di dover affrontare l'impatto invadente del turismo estivo. Ma basta una breve ricerca su altri Comuni turistici-costieri italiani per rendersi conto della realtà: Rimini e Riccione hanno una raccolta differenziata intorno al 60%, Porto Recanati 68,90%: l'impegno viene premiato" conclude Castellazzi. 

c.s.