I gruppi di minoranza di Spotorno: "Per il sindaco la videosorveglianza non è prioritaria"

I gruppi di minoranza "Spotorno Che Vorrei", "Adesso Spotorno" e "Spotorno nel cuore" commentano il piano sicurezza dell'amministrazione: "Nel periodo dal Maggio 2013 al Dicembre 2015 l’ex vice sindaco, Franco Riccobene, portò avanti il progetto sicurezza del paese con l’installazione di una cinquantina di telecamere di videosorveglianza, dislocate su tutto il territorio, a controllo delle aree sensibili, scuole, asili, Opera Pia e parchi urbani, delle aree commerciali, delle porte di accesso a Spotorno e del centro storico con telecamere a riconoscimento targhe, delle strade di accesso all’entroterra e della passeggiata a mare. Il progetto, che ebbe l’appoggio anche delle minoranze, si interruppe a causa della caduta dell’Amministrazione Comunale, ma andava completato con altre 50 telecamere, mentre l’attuale sindaco ha dichiarato recentemente che non intende proseguirne l’installazione, anche se da assessore della giunta Calvi ne approvò l’esecuzione".

Proseguono i consiglieri di minoranza: "A seguito dell’atto vandalico sull’impianto d’illuminazione del molo Lido e sollecitato sui social da alcuni interventi di cittadini e turisti a posizionare nuove telecamere, l’attuale sindaco ha replicato che “non sono la panacea di tutti i mali”, che non si può coprire tutto il territorio, sollecitando poi chi ha visto qualcosa di segnalarlo".

La critica dei tre gruppi di minoranza: "Una dichiarazione che dimostra il totale disinteresse verso il tema della sicurezza, che al contrario andrebbe non solo affrontato a parole, ma con interventi concreti. E la videosorveglianza è uno degli interventi sul territorio, che garantisce di poter monitorare 24 ore su 24 aree d’interesse pubblico e zone periferiche del paese, che come in altre realtà, ha assicurato alla giustizia anche autori di crimini. Sul lungomare furono inizialmente posizionate 3 telecamere con l’intenzione di installarne una ogni 150/200 metri per monitorare anche gli arenili, luogo di grande concentrazione turistica estiva e di commercio abusivo. Affermare che il progetto, finanziabile con le ingenti risorse provenienti annualmente dalle contravvenzioni, non sia la panacea, significa sottovalutarne l’importanza, dando un pessimo segnale a delinquenti di varia natura. Inoltre occorre sottolineare che le immagini che attualmente vengono registrate dalle 50 telecamere installate, sono, al contrario di quanto affermato dall’attuale sindaco, di notevole supporto alle forze dell’ordine locali, che le visionano continuamente, in caso di furti, incidenti e altri eventi".

Concludono le tre liste: "Come già dimostrato per altri progetti abbandonati - la cancellazione della costruzione della nuova scuola elementare ne è un esempio eclatante - sembra che tutto ciò che non arrivi da questa amministrazione non sia degno di attenzione e destinato all’oblio".