Mentre a Castelvecchio di Roccabarbena sono arrivati 10 profughi, nonostante il disappunto del sindaco Milani, a Cisano sul Neva i ragazzi ospitati in due appartamenti messi a disposizione da un privato, si danno da fare e vengono impiegati in lavori di pubblica utilità in progetti di collaborazione tra amministrazione comunale, cooperativa ed Ata.
Spiega il sindaco Massimo Niero: “Insieme ad Ata abbiamo realizzato un progetto che ha coinvolto i profughi ospitati nel nostro comune. I ragazzi si sono occupati di decespugliare la strada verso Cenesi e prossimamente verranno impiegati in altri lavori di pubblica utilità”.
Un doppio vantaggio, secondo il sindaco, da una parte la realizzazione di alcuni lavori che in un bilancio “messo in rosso” dalla recente alluvione, sarebbero stato difficile riuscire a porre in essere e dall’altro l’integrazione.
“Siamo di fronte ad un’ emergenza di portata nazionale che i sindaci, non solo non possono arginare, ma non possono neppure contrastare. Dobbiamo tenere presente che questi ragazzi hanno solo voglia di potersi integrare, lavorare e rendersi utili, magari poter fare le cose che per noi sono scontate, ma che nei loro paesi sono irrealizzabili ”conclude Niero.