"Non c’è un modo unico per fare la raccolta differenziata: si va dalla raccolta “porta-a-porta” o raccolta stradale con campane e cassonetti, ma anche raccolta “monomateriale” o raccolta “multimateriale”. In Italia, anche per le sue caratteristiche geografiche, la gestione dei rifiuti è influenzata da diverse variabili e i modelli che vengono applicati, risultano diversi" commenta Angelo Galtieri, capogruppo Lista “Insieme X“.
"Ad Alassio il modello adottato (“ibrido” tra pochi porta-a-porta e raccolta stradale frazionata) riassume la lungimiranza e le capacità organizzative dell’assessore incaricato Angelo Vinai e della giunta guidata dal sindaco pro-tempore Enzo Canepa, di cui il tutto o forse sarebbe meglio dire il “nulla” è concreta espressione di una endemica sostanziale incapacità di programmazione e attuazione, anche in una fase sperimentale come quella attuata oltre la ferrovia, nel processo della raccolta dei rifiuti solidi urbani".
Prosegue: "A prescindere dai dati ufficiali (ancora non disponibili) relativi a queste prime quattro settimane, la scelta del periodo per quello che definiremo “ l’esperimento “ quanto mai azzardata ad inizio stagione balneare, cosa mai vista in Comuni turistici, e dalla soddisfazione espressa dall’assessore incaricato Angelo Vinai e dalla giunta del sindaco pro-tempore Enzo Canepa, che si applaudono da soli e che con toni trionfalistici avevano annunciato appunto “l’esperimento”, di per sé temerario se si pensa che è partito anche con ampio ritardo, il giudizio di turisti e residenti vittime di questo nuovo servizio, meglio sarebbe chiamarlo disservizio, è fortemente critico e i commenti, a volte, sono irriferibili".
"Il “sentiment” di forte insoddisfazione è determinato da una raccolta “sperimentale” che oltre rendere la collina, dal punto di vista estetico, una “bidonville” multicolore, lascia forte insoddisfazione per il limitato numero di passaggi di raccolta, con conseguente accumulo di spazzatura fuori dai bidoni. Inutile dire che se nei mesi fuori stagione la città è meno popolata e quindi la raccolta può essere gestita con ritmi diciamo “normali”, nei tre mesi di grande afflusso come giugno, luglio e agosto, la Pasqua o i “ponti” la frequenza dei passaggi di raccolta non va solo aumentata, ma modulata a seconda dei giorni (in particolare sabato e domenica) e degli orari, perché spesso le isole ecologiche zonali risultano insufficienti a ricevere i conferimenti da parte dei cittadini".
"Forti disagi sono causati anche da cassonetti la cui serratura non funzionerebbe più dopo così poco tempo d’utilizzo, cassonetti posizionati senza parere o studi tecnici sull’incidenza di ingombro in termini di viabilità e sicurezza sia per i pedoni che per le auto, senza nessuna logica igienico-sanitaria, infine privi di mappatura sulla dislocazione dei medesimi e relativo tracciamento del perimetro d’area di posizionamento, in ossequio al famoso e tanto amato da questa amministrazione modello “zero regole”".
"Per finire, dulcis in fundo, nelle frazioni non si fa più né la pulizia né lo sfalcio delle strade nè tantomeno avviene il lavaggio delle stesse, ma certo la responsabilità di tutto questo disfacimento sarà certamente di qualcun altro (vedi minoranze), per un’amministrazione che nel fare lo “scarica barile” è maestra!" conclude Galtieri.