In un giorno concitato, durante il quale le accuse incrociate di aver affossato la legge elettorale sono state il requiem per il patto Pd-M5s-Fi-Lega, c'è spazio anche per Albenga.
La città delle Torri fa capolino tra le parole di Beppe Grillo, che ha affidato il suo sfogo ad un video apparso sul blog nel pomeriggio. Bersaglio, ovviamente, il Partito Democratico: "Ma dai, Pd. Far saltare tutto per il Trentino Alto Adige... Ma potevate dircelo, vi davamo anche la Val d’Aosta" esordisce Grillo.
Poi il garante dei Cinque Stelle, sempre con ironia sferzante, prosegue: "Vi potete togliere dalla legge elettorale la Val d'Aosta... vi potete togliere Albenga... Vi fate una bella leggina, democratica, meravigliosa, e fate quello che volete, coi vostri franchi, genuini e liberi tiratori. Prodi se li ricorda, eh! Ditecelo, noi ci ritiriamo e vi fate una bella leggina 'democratica' come piace a voi".
La città ingauna, dunque, in questo caso è citata un po' come la casalinga di Voghera, per indicare una piccola località, di poco conto nel quadro di una riforma elettorale al cui impianto legislativo si appendono le sorti del Paese intero.
Alla Camera dei Deputati ha tenuto banco lo scontro su un emendamento giudicato minore, quello presentato dalla bolzanina Biancofiore di Forza Italia (sull'applicazione della riforma anche nei collegi elettorali del Trentino Alto Adige).
Il voto doveva restare segreto, ma sul tabellone in aula, invece di spuntare le palline tutte azzurre, sono spuntate le palline rosse e verdi, come accade per quelle palesi. Ne è scaturita la bagarre. Immediato lo scambio di accuse tra Pd e M5S.
Nel pomeriggio è apparso il video di Beppe Grillo, che ora esorta sarcasticamente il Pd a redigere la legge con Berlusconi "e Dudù", e a "togliervi quello che volete", il Trentino, la Val d'Aosta... e Albenga.