"Quando si parla di salute bisogna dare garanzie, chiare, trasparenti e non “contentini” che non consolidano nulla e rendono tutto più provvisorio". Lo dice Matteo Pennino, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Cairo Montenotte.
"Quando si parla della valorizzazione dell'ospedale si dovrebbe fare un pò di chiarezza - commenta Pennino - L’assunzione del chirurgo per Cairo di cui si parla e in realtà un chirurgo della mano assunto al S. Paolo, vista la carenza che si è determinata nel corso dell’anno di medici con questa specialità nell’Asl2. Strategicamente proprio nel corso di questa settimana hanno aggiunto una seduta al pomeriggio di chirurgia della mano dopo mesi di assenza di questa specialità. Meglio di niente"
"Forse è opportuno ricordare che esisteva anche un ambulatorio che funzionava molto bene ed è stato interrotto senza preavviso. Come è giusto ricordare che dal primo giugno avrebbero dovuto essere sospese le notti di degenza… e ora è tutto sospeso… ma fino a quando? - prosegue - Sinceramente non pare certo questo un modo serio di agire, programmare, organizzare a maggior ragione per l’ospedale di Cairo, che deve essere difeso per dare qualità e non provvedimenti tampone, magari in prossimità di elezioni. I medici internisti assunti vanno solo a coprire posti vacanti da mesi e loro stessi sono in attesa della sistemazione definitiva e quindi occasionalmente collocati a Cairo in questo periodo.
E la privatizzazione? E la manifestazione di interessi? Non ne vogliamo più parlare, eppure a maggio dovevano essere chiarite tutte le fasi della privatizzazione tanto paventata. Questo è usare la sanità, usare la salute e un bisogno primario dei cittadini proprio in un periodo di campagna elettorale, senza parlare delle continue preoccupazioni del personale che nell’ospedale di Cairo ci lavora - conclude Pennino - Altre amministrazioni hanno dovuto accettare scelte regionali che hanno portato a ridimensionamenti, ma mai si e’ assistito a questi balletti che confondono cittadini e lavoratori".