Solidarietà - 02 giugno 2017, 13:05

Elena Novikova, campionessa europea di ciclismo dopo la volpe salva un gabbiano

Si stava allenando ieri sulle strade del finalese per i mondiali di oggi ma l’amore per gli animali è stato più forte; così Elena Novikova, campionessa europea di ciclismo endurance MTB, incrociato un giovane gabbiano ferito ad un’ala a Finalborgo (SV), non ha esitato a fermarsi, soccorrerlo e attendere l’intervento dei volontari della Protezione Animali savonese, che lo hanno ricoverato nella sede di Savona per le cure.

Si stava allenando ieri sulle strade del finalese per i mondiali di oggi ma l’amore per gli animali è stato più forte; così Elena Novikova, campionessa europea di ciclismo endurance MTB, incrociato un giovane gabbiano ferito ad un’ala a Finalborgo (SV), non ha esitato a fermarsi, soccorrerlo e attendere l’intervento dei volontari della Protezione Animali savonese, che lo hanno ricoverato nella sede di Savona per le cure.

Due settimane fa, su una mulattiera delle Manie, Elena aveva trovato un volpacchiotto ferito ed anche allora si era fermata per soccorrerlo e consegnarlo all’Enpa; ora il piccolo sta rapidamente crescendo nella casa di Dego di uno dei volontari (Davide Revello); ed anche questa volta li ha ringraziati con una dedica autografa.

Con la progressiva presenza dei gabbiani e dei loro nidi negli abitati cresce invece l’ostilità verso questi volatili, che si spostano in città prevalentemente per la scarsità di pesce e piccoli animali marini costieri, a causa soprattutto della pesca, professionale e sportiva e del malcostume di troppi turisti di razziare ogni animale che osa comparire tra gli scogli ed i bassi fondali. Nessuna iniziativa, malgrado le proposte dell’Enpa, è stata presa dai Comuni per limitarne in modo incruento l’espansione; ed ogni volta che qualche nido di gabbiani sui tetti o terrazzi delle case crea qualche problema, quasi sempre inesistente, tutti gli uffici pubblici rispondono di rivolgersi all’Enpa, che deve a volte subire ingiustamente le invettive dei segnalanti; l’associazione, privata e di volontariato, recupera ogni anno in provincia oltre 500 gabbiani reali ma solo i soggetti feriti, malati, in difficoltà o piccoli caduti o scesi dal nido; è infatti naturale che i nuovi nati abbandonino il nido prima ancora di essere in grado di volare ed i genitori continuano ad assisterli portandogli il cibo; diversa però è la situazione se il nido è sul tetto di un palazzo cittadino, perché il piccolo cade in strada con il rischio di essere investito dalle auto o predato da cani, gatti e topi.

cs