Nella seduta dello scorso 26 maggio, la giunta regionale ha recepito l’istanza di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria deliberando l’esenzione ticket sulle mutazioni patogenetiche: ora 150 donne liguri potranno risparmiare 200 Euro all’anno per eseguire gli esami periodici obbligatori.
Tutto nasce da un’interrogazione dello scorso 13 settembre di Rete a Sinistra e dalla mozione, presentata dallo stesso gruppo, che il consiglio ha approvato all’unanimità il 22 novembre 2016: il provvedimento, infatti, chiedeva l’esenzione dei ticket per gli screening sulle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, patologie che incrementano sensibilmente l’insorgenza del carcinoma alle ovaie e alla mammella.
Afferma Pastorino "Pare, però che la giunta “dimentichi” questi passaggi, visto che in una nota stampa si intesta completamente il merito di questa iniziativa."
"La storia è ben diversa, perché la delibera scaturisce dal lavoro di Rete a Sinistra. Ma su questo la giunta tace. I fatti: abbiamo collaborato con medici ed esperti della materia, dopodiché abbiamo presentato la mozione poi approvata all’unanimità. Purtroppo le lungaggini della regione hanno prodotto un risultato effettivo solo adesso – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, primo firmatario della mozione -. Sottolineo che proprio a fronte di questi ritardi, ancora di recente ho dovuto sollecitare l’assessore Viale per ricordarle l’impegno assunto in Consiglio. E invece oggi spiace constatare che l’assessore non riconosca il nostro lavoro, lo spirito di collaborazione con cui abbiamo affrontato l’iter, e non ultima la pazienza con cui abbiamo atteso un risultato concreto".