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Sanità | 29 maggio 2017, 10:57

Vipere: antidoto esaurito in Costa Azzurra, allerta morsi anche nel Savonese

Le scorte di siero sono terminate in Provence-Alpes-Côte d’Azur. Massima attenzione anche nel Savonese per la presenza del serpente velenoso, nelle pietraie montane e collinari.

Vipere: antidoto esaurito in Costa Azzurra, allerta morsi anche nel Savonese

Con l'arrivo della primavera e soprattutto dell'estate torna l'allarme vipere, nelle regioni montane e collinari. Un pericolo per gli escursionisti, ma anche per gli animali al seguito, i propri amici a quattro zampe, altrettanto vulnerabili al morso del serpente. Nel vicino comprensorio francese Provence-Alpes-Côte d’Azur si registrano numerosi casi di persone che praticando i sentieri, al primo caldo, vengono morse da una vipera. Secondo quanto riporta FranceSoir, scarseggia l'antidoto, l'unico commercializzato in Francia, il siero Viperfav.

Le scorte del farmaco si sono ridotte, tanto da indurre la regione Paca a chiedere aiuto alle autorità per fare arrivare altre dosi dell'antidoto, specialmente nelle zone più a rischio. Secondo Nice-Matin, l'ultima fiala di Viperfav è stata iniettata nell’ospedale di Digne-les-Bains, ad una donna morsa ad un dito. Il produttore del farmaco ha aggiornato il metodo di produzione, interrompendone la distribuzione sino al 2019. Ai francesi toccherà importare un altro siero dal Regno Unito per far fronte all'emergenza.

In Italia, invece, non c'è carenza di antidoto. C'è però una presenza di questo serpente velenoso che induce a un alto livello d'attenzione. In provincia di Savona la vipera è presente negli ambienti montani e collinari, più raramente sulla costa. L'incontro con questa specie può avvenire da pochi metri sopra il livello del mare fino a 1600 metri di altitudine.

Il consiglio è sempre lo stesso: fare massima attenzione alle pietraie e ai bordi dei sentieri dove si potrebbero annidare le vipere, produrre rumore battendo i piedi o bastoni sul suolo per far sentire le vibrazioni al serpente, in modo da spaventarlo e farlo fuggire. Durante le passeggiate, è raccomandabile utilizzare calzature chiuse e preferibilmente alte. 

Come distinguere la vipera da una biscia non velenosa? In generale i colubridi hanno la pupilla rotonda, il corpo è affusolato, la coda lunga: non hanno il veleno e soffocano le prede oppure le ingoiano vive. I viperidi, invece, hanno una pupilla allungata in senso verticale che ricorda quella dei gatti, il corpo è tozzo e la coda è corta. Inoltre nella mascella superiore hanno due zanne grazie le quali iniettano il veleno prodotto dalle ghiandole quando mordono (la ferita da morso ha due forellini, con ematoma violaceo intorno). A differenza della biscia, la vipera ha una testa triangolare che si distingue dal corpo. Il colore varia dal grigio al marrone con toni rossicci. Sul corpo ci sono delle striature trasversali più scure.

La gravità di un avvelenamento è variabile: dipende dal periodo dell’anno, dal volume del veleno presente nel serpente, dalla posizione del morso, dal numero di morsi e dal movimento della vittima dopo il morso (l'eccessivo movimento aumenta la diffusione del veleno).

Tutte le vittime da morso di vipera devono essere osservate per un minimo di 12 ore, anche quando non ci sono segni clinici; se ci sono sospetti, la durata dell’osservazione è aumentata a 48-72 ore, in quanto i danni agli organi possono non apparire immediatamente. In caso di morso, non incidere la ferita per aspirare il veleno e non applicare ghiaccio alla zona, ma ricorrere in fretta alle cure dell'ospedale. Per essere più efficace, la cura deve essere somministrata entro quattro ore dal morso, mentre diventa meno efficace quando passa più tempo. 

Cdm

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