Pietrese - 29 maggio 2017, 19:30

Pietra Ligure, la maggioranza annulla il consiglio: "Non temiamo il confronto"

Franco Bianchi: "L'opposizione ha sollevato un casus belli pretestuoso"; Antonio Luciano: "Non accettiamo diktat da nessuno, siamo stati democraticamente eletti"

La minoranza, come aveva annunciato (leggi QUI), boicotta il consiglio comunale di Pietra Ligure e la maggioranza, per tutta replica, lo annulla.

Afferma durante la seduta il capogruppo di maggioranza (Lista Civica Per Pietra) Franco Bianchi: “Soltanto questa mattina ho ricevuto una lettera dalla minoranza nella quale si annunciava la non partecipazione a questo consiglio con una vis polemica e un’aggressività che mi hanno stupito e che, francamente, meriterebbero di essere riservate per ben più nobili cause. Il confronto quotidiano è il nostro pane e non vediamo l’ora di confrontarci con chi ci attacca su fatti inconsistenti e privi di ogni supporto”.

Prosegue Bianchi: “Questa opposizione, seppur rappresentata da due gruppi distinti, fa capo a un unico leader e tutti si assoggettano ai suoi capricci e all’umore che ha secondo come si sveglia al mattino, mettendo da parte ogni oggettività e capacità di giudizio. Io non avrò paura di dire queste cose anche di fronte ai consiglieri di opposizione, per questo motivo, di fronte a un ‘casus belli’ così pretestuoso, chiedo al consiglio e al segretario comunale che la seduta sia rinviata, in modo che sui punti all’ordine del giorno ci sia quel pubblico confronto che tutti noi vogliamo, sia in maggioranza, sia in opposizione”.

La proposta di Bianchi viene approvata all’unanimità, e il presidente del consiglio Antonio Luciano, nel dichiarare tolta la seduta, aggiunge: “Per onestà intellettuale voglio ribadire che io non sono mai stato contattato dalla minoranza per rinviare questa seduta. E aggiungo, come dice Bianchi, che non teniamo alcun confronto, in quanto siamo stati democraticamente eletti, sediamo sui banchi della maggioranza per volontà dei cittadini e proprio nel rispetto di chi ci ha conferito questo incarico non accettiamo diktat da nessuno”.

Alberto Sgarlato