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Attualità | 19 maggio 2017, 18:45

Albenga: Caserma Piave Centro di Accoglienza per i profughi, si scatenano le reazioni dopo l'iniziativa di CasaPound

Fischia e Vento associazione Culturale "I nazifascisti di Casa Pound cercano di insinuarsi con la consueta vigliaccheria e inganno nella società Ingauna"

Albenga: Caserma Piave Centro di Accoglienza per i profughi, si scatenano le reazioni dopo l'iniziativa di CasaPound

Il blitz di Casa Pound che, nella notte del 16 maggio ha appeso uno striscione all'entrata della Caserma Piave avanzando contemporaneamente le ipotesi circa una possibile e probabile realizzazione, all'interno dell'edificio attualmente abbandonato e di Cassa Deposito e Prestiti, di un Centro di Identificazione ed Espulsione; non ha mancato di destare le reazioni di cittadini, associazioni e politici all'ombra delle torri.

Da una parte, qualcuno si è ritrovato nelle "preoccupazioni" sollevate da Casa Pound, effettivamente con cadenza più o meno puntuale molti cittadini hanno segnalato la presenza di lavori all'interno del perimetro dell'ex caserma ricevendo sempre risposte chiare da parte, in primis, del sindaco Giorgio Cangiano che ha sempre parlato di lavori di manutenzione e messa in sicurezza escludendo l'ipotesi dell'arrivo di profughi.

Stessa posizione adottata dall'On. Franco Vazio che ieri ha confermato l'infondatezza delle dichiarazioni del gruppo.

Anche l'Associazione Fischia il Vento ha voluto ribadire; "I nazifascisti di Casa Pound cercano di insinuarsi con la consueta vigliaccheria e inganno nella società Ingauna Sono fuori dalla legge - l'apologia del fascismo è ancora reato in questo Paese, e questi figuri si dichiarano fascisti e nazisti! - sono fuori dalla storia e dal buon senso perché la questione migranti non si risolve a chiacchere, sono fuori dal senso morale: loro sono gli eredi del boia di Albenga, noi e i nostri concittadini siamo orgogliosamente eredi dei tanti Partigiani che diedero la vita affinché tornasse in Italia  libertà e giustizia. Fischia il vento continuerà con sempre maggiore impegno la propria attività per difendere ed affermare compiutamente questi valori, anche sollevando nelle sedi competenti la legittimità stessa di una organizzazione come Casa Pound che per sua stessa definizione fonda la sua esistenza su fatti criminali."

Dall'altro lato, invece,c'è chi, pur volendosi distinguere da Casa Pound parla di vera e propria invasione.

Afferma Rosy Guarnieri segretario della sezione locale della Lega Nord: "Come segretario della sezione locale della Lega Nord non voglio entrare nel merito dei principi e delle caratteristiche di chi ha dichiarato di aver messo lo striscione. Lascio ciò a chi ritiene di poterlo fare, a chi crede che l'attuale invasione sia diversa e meno pericolosa e che i nuovi fascisti siano uguali a quelli del passato. Se bastasse uno striscione a fermare l'invasione, gli albenganesi e gli italiani ne metterebbero a migliaia. Purtroppo questi lavori all'interno della caserma Piave che si protraggono da quasi un anno, l'ipotesi che venga istituito un CPR in ogni regione con capacità di almeno 200 migranti cadauno e l'amministrazione comunale che non prende posizione, destano forti sospetti. Attendiamo che il PD locale, provinciale e regionale assicuri la popolazione circa l'impossibilità a che ciò possa accadere.Non vogliamo un CPR ad Albenga. Non vogliamo ulteriori sedicenti profughi che si trasformano in spacciatori. Non vogliamo che i soldi dei cittadini vengano usati contro i contribuenti e a favore di chi fa il mantenuto , pretende e disprezza chi lo sfama. Non vogliamo chi specula su questi fatti per arricchirsi in barba agli italiani sempre più poveri. Fermare l'invasione è possibile ... Facciamolo !!"

Mara Cacace

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