Critico il commento di Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, a margine della Commissione III di oggi in cui si discuteva la Pdd 50 sulla programmazione del trasporto pubblico regionale e locale, alla presenza delle sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori e degli utenti, dopo aver ascoltato, la settimana scorsa, associazioni ambientaliste e di consumatori.
“In più parti all’interno del documento si fa cenno a una ‘progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione alla domanda’ – sottolinea De Ferrari – Il trasporto pubblico non è mai ‘in eccesso’ perché è un servizio sociale. Non solo: la Regione spiega che il soddisfacimento della domanda è ‘discreto’. Discreto in base a cosa? Basterebbe chiedere agli utenti e ai lavoratori per rendersi conto che il trasporto pubblico locale in Liguria fa i conti con orari sbagliati, percorsi non efficaci (sia su gomma che su ferro), velocità commerciale inadeguata, frequenza delle corse insoddisfacente, blocco del turn over, salari inadeguati e straordinari non riconosciuti. Insomma, tutti oneri a carico di utenti e lavoratori e tutti onori a favore dei privati pronti all'assalto della prossima gara.”
“Se non c'è richiesta è perché l'utenza si è rassegnata a organizzarsi in maniera diversa – prosegue il portavoce M5S - Se si tolgono corse, il servizio cade istantaneamente, mentre, se si aggiungono, la risposta della cittadinanza non può essere istantanea, ma ha bisogno di un certo tempo di inerzia, che le istituzioni devono imparare a riconoscere. Nel resto d’Europa se c’è una richiesta bassa, si cerca di capire dove si è sbagliato e si individuano le soluzioni. Qui in Liguria, invece di potenziare il trasporto pubblico locale, il centrodestra taglia ancora.”
“La visione berriniana dei trasporti produrrà un entroterra sempre più abbandonato a se stesso, servizi collinari sempre più in mano ai privati (vedi Genova) con tagli incombenti, nuclei urbani sempre più congestionati – conclude De Ferrari - L’assessore Berrino ascolti il territorio con un vero percorso partecipato e non catapultato dall’alto, e dia risposte chiare per garantire un vero trasporto pubblico, sociale e senza scopo di lucro. Non vogliamo più sentirci dire che non ci sono i soldi, perché, quando li vogliono trovare, ci sono sempre.”