Politica - 04 maggio 2017, 15:48

Si torna a parlare di Bolkestein: l'assessore regionale Scajola presenta due proposte di legge

Scajola: "La Liguria sta assumendo un ruolo di capofila nel dialogo con il governo su questo argomento. Tutte le associazioni del settore balneare hanno approvato la nostra iniziativa e riconosciuto il nostro impegno"

Sono state consegnate questa mattina nella sede della Regione Liguria dall’assessore al Demanio Marco Scajola le due proposte di legge per riconoscere e  tutelare le imprese balneari dai rischi della direttiva Bolkestein. Presenti all’incontro, accanto ad alcuni consiglieri regionali, tutte le Associazioni balneari: da Assobalneari, a CNA, da Donnedamare a Fiba-Confesercenti, SIB-Confcommercio e Oasi-Confartigianato.

“Tutte le associazioni dei balneari hanno approvato la nostra iniziativa e hanno riconosciuto che il nostro impegno sta coinvolgendo il resto del territorio nazionale nella posizione di sostegno delle concessioni demaniali esistenti – ha ribadito al termine l’assessore Scajola – Crediamo che la Liguria sta assumendo il ruolo di capofila in sede di conferenza Stato Regioni per incidere anche sul Governo”.

Le due proposte di legge presentate questa mattina riguardano: da un lato la disciplina delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative entrando nel vivo della direttiva Bolkestein e prevedendo l’estensione della durata delle attuali concessioni demaniali per 30 anni e il riconoscimento degli impianti di facile rimozione costruiti sul demanio marittimo; dall’altro la qualificazione e la tutela delle imprese balneari liguri per valorizzarne le caratteristiche culturali e storiche e per riconoscerle come una specifica tipicità del territorio. Le due proposte saranno depositate presso gli uffici del Consiglio regionale e aperte ad essere sottoscritte dai consiglieri regionali. Per poi proseguire l’iter approvativo nella commissione consiliare e in sede di Consiglio.

“Ci auguriamo – ha concluso l’assessore Scajola -  che possano essere ampiamente condivise non solo dai consiglieri di maggioranza, ma anche di minoranza, tenendo conto della necessità di salvaguardare il settore e della sua importanza per l’economia regionale”.

 

c.s.