Attualità - 04 maggio 2017, 14:15

Salute e prevenzione: la battaglia di Palazzo Sisto contro “Le cattive abitudini dei savonesi”

L'amministrazione organizza al Palazzo Comunale quattro appuntamenti rivolti alla cittadinanza su tematiche che spaziano dall'obesità, ai vizi, fino al rifiuto dei vaccini

“Organizzare un ciclo di incontri su “Le cattive abitudini dei savonesi” penso sia lo stimolo  fondamentale  per aprire gli occhi su un allarme sociale presente anche nella nostra città”. Queste le parole del sindaco Ilaria Caprioglio che, stamattina, ha presentato i 4 incontri dedicati alla salute e la prevenzione. Le giornate che si svolgeranno nella sala rossa del Palazzo civico di Savona rispettivamente il  18 e 20 maggio e 1 e 3 giugno affronteranno temi quali obesità, il rifiuto dei vaccini, fumo e alcolismo.

“Sono tematiche di attualità e meritano di essere trattate con estrema importanza. In una  società “schizofrenica” si deve agire creando le basi per una  corretta  prevenzione partendo proprio dalle scuole.  Molti adolescenti si nutrono di  junk food “cibi spazzatura” ponendo le basi per generazioni di adulti malati di obesità e sovrappeso”.

Presenti in sala anche il fondatore e presidente della Onlus AASFAD Matteo Peirone e la presidentessa della LILT Wally De Pirro.

“ASSFAD da sempre ha promosso progetti a favore dello studio delle malattie connesse alla cattive abitudini e stili di vita delle persone e in particolare dei savonesi. Nel 2016 siamo riusciti a raccogliere e a consegnare all’ASL 24mila euro a favore di una Borsa di Studio per un medico specializzato nelle cure dell’epatite C” dichiara Peirone sottolineando come sia fondamentale legarsi sempre ad uno  studio competente delle tematiche connesse alla salute, rifuggendo dai dibattiti privi  di  scientificità.

 

Quest’anno ricorrono anche i 45 anni di vita dell’LILT a Savona, un’occasione  per discutere della relazione tra l’insorgenza dei tumori e gli  stili di vita “Il fumo, l’alcolismo,  l’obesità spesso sono causa di patologie oncologiche, per tale motivo l’importanza di un dibattito scientifico può evitarne nell’insorgenza”, così conclude la dottoressa De Pirro.   

Elisabetta Giusto