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Attualità | 02 maggio 2017, 11:32

Verso un’estate senza sigarette in spiaggia?

Iniziano a prendere forma in tutto il Savonese gli stabilimenti balneari “smoke-free”

Verso un’estate senza sigarette in spiaggia?

La notizia parte dalle testate nazionali e rimbalza fino ai più celebri siti di gossip: dopo Bibione, in provincia di Venezia, Savona si appresta a diventare una delle prime città d’Italia con spiagge “smoke free”, cioè dove la sigaretta è rigorosamente bandita. E per i trasgressori sono previste pene severe: fino a 500 euro di multa.

Il progetto si chiama “Respiriamo il mare” e ha lo scopo di fare riscoprire ai turisti quanto sia bello riempirsi i polmoni di iodio e non di nicotina. Nato sull’Adriatico nel 2014, viene scoperto adesso anche nel savonese e si preannunciano già 50, in tutta la Liguria, gli stabilimenti pronti a seguire le mosse dei Bagni Sant’Antonio di Savona, che hanno svolto un ruolo-pilota adottando per primi la spiaggia senza fumo. Tutto questo, con l’obiettivo di arrivare all’estate del 2018 con la piena uniformità regionale, sotto una sola regola: non si fuma sotto l’ombrellone.

Commenta Enrico Schiappapietra, presidente provinciale SIB: “Direi di sì, la tendenza ormai è rivolta non soltanto alla spiaggia. Si è partiti da sale chiuse come cinema, ristoranti e bar, per arrivare ai luoghi aperti affollati. Per cui non si parlerà solo di spiagge ma anche di parchi pubblici, ad esempio. Ritengo che sia una strada senza inversione di tendenza. Speriamo che ci sia sempre meno gente che fuma, prima di tutto perché nuoce gravemente alla salute”.

Si conoscono già le prime reazioni?

“Prima di fare delle norme definitive e univoche bisogna prima di tutto preoccuparsi di capire se la norma è gradita e accettata, e stabilire una media di favorevoli e contrari. Da questo punto di vista i Bagni Sant’Antonio hanno fatto una scelta perché ci credono e questo rappresenterà già un buon campione per capire la risposta generale della clientela”.

Arriveremo entro il 2018 alla spiaggia smoke-free?

“Entro il 2018 non lo so, è difficile fare delle previsioni. Non dipende solo da noi balneari, ma anche dai tempi del Parlamento e delle legiferazioni. Di sicuro, prima ancora che venga tracciata una normativa nazionale, ci saranno sempre più spiagge che sceglieranno autonomamente la via smoke-free. La direzione ormai è quella, mi pare chiaro”.

Alberto Sgarlato

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