Eventi - 27 aprile 2017, 14:46

A Borgio Verezzi prosegue la rassegna "Rospi e Cincipesse"

"Le trasformazioni" sarà il tema del quarto appuntamento

Venerdì 28 aprile, alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Borgio Verezzi, continua con il quarto appuntamento  di ‘ROSPI E CINCIPESSE- la dura esistenza dei personaggi delle fiabe’, la 4° edizione di conversazioni organizzate e curate dall’associazione s.p.i.a. sentieri di psicologia integrata e applicata, in collaborazione con il Comune di Borgio Verezzi.

L’ingresso è libero.

Tema della quarta conversazione  sono LE TRASFORMAZIONI;  il gruppo di lavoro riunito da S.P.I.A. composto da Stefania Bonora, Carla Crespi, Eleonora De Vecchi, Graziella Frasca Gallo, Nella Mazzoni, Paola Maritan, Pino Raimondo e Silvia Taliente, affronterà il tema delle diverse forme di trasformazione presenti nelle fiabe, note e meno note, e il valore del mutamento di forma nella struttura fiabesca.

Le trasformazioni sono elementi comuni a tutte le fiabe del mondo, là dove un personaggio per punizione o per aiuto nella risoluzione delle prove che un elemento superno –fata, genio, strega ecc.- gli impone o gli concede, viene trasformato e assume una fisionomia a volte umana ma più spesso animale o di semplice oggetto con poteri magici.

 

Le metamorfosi sono anche il mezzo attraverso cui una situazione apparentemente bloccata o decisamente svantaggiata per l’eroe si scioglie e apre nuove possibilità. Molto spesso nelle fiabe la trasformazione è reale e ha un semplice valore  fattuale, permettendo cioè il mutamento di una situazione, ma qualche volta, invece, la trasformazione avviene negli occhi di chi guarda.

 

All’interno della serata il tema verrà come sempre sviscerato attraverso gli esempi di fiabe provenienti da culture lontane e per mezzo dell’immagine del serpente – elemento trasformativo per eccellenza dalla notte dei tempi- come filo rosso che corre attraverso i secoli.

 

La serata si snoderà attraverso fiabe italiane, arabe, cinesi, tedesche, francesi ecc.; inoltre, come è tradizione nel lavoro di S.P.I.A. verranno poste in luce le valenze psicologiche delle fiabe, il loro valore simbolico, la loro utilità nella formazione dell’identità personale, il loro valore di monito e palestra verso la realtà;  per ogni incontro è quindi prevista una ‘pillola’ psicologica che nella serata del 28 aprile si occuperà delle diverse accezioni e forme di abuso, spesso presente nelle fiabe ma ‘nascosto’ dall’aspetto fiabesco stesso della vicenda.

 

Nel corso delle 6 serate verranno illustrate le principali fonti bibliografiche da cui le fiabe discendono, i testi letterarii di corte, come ad esempio Lu cunto de li cunti del Basile o il lavoro di ricerca linguistica e quindi di ‘definizione’ della anima tedesca fatta dai fratelli Grimm, o, ancora, la ‘fotografia letteraria’ del Medio Oriente  data dalle 1001 notte, o le favole borghesi specchio di una società nordica di Andersen, e ancora il mondo di Perrault, Calvino, Pitré, Straparola, Leonardo da Vinci, le fiabe irlandesi, quelle africane, russe, giapponesi, ecc.

 

Ogni incontro ha una fiaba-guida che aiuta  ad addentrarsi nel mondo dei personaggi e degli elementi fiabeschi e magici e a delineare un percorso geografico e letterario che di volta in volta conduce a un capo o all’altro del mondo: dopo Cenerentola, La Bella Addormentata, Cappuccetto rosso, venerdì 28 aprile sarà la volta de La Bella e la Bestia.

 

 

In ciascun appuntamento, come d’abitudine  nelle serate di SPIA, verrà dedicato un focus specifico all’aspetto iconografico ovvero quanto le fiabe abbiano influenzato il mondo della pittura, scultura, fotografia ecc. che sarà curato da Eleonora De Vecchi, curatrice museale. 

c.s.