"Dopo averci riflettuto molto ho deciso di non essere a Savona in piazza Martiri della Libertà questa sera per le celebrazioni della Festa del 25 Aprile. Diversi sono i motivi che mi hanno spinto a decidere in questo senso. Sono molto dispiaciuto poiché sarebbe stato per me un onore essere al fianco del Sindaco Ilaria Caprioglio nel suo "primo 25". Lo dice Angelo Vaccarezza, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia.
"Dopo anni di governo di sinistra, quest'anno avrei voluto avere il piacere di ascoltare le parole di un amministratore del mio stesso schieramento politico; sono sicuro che Ilaria sarà più che meritevole di plauso, non ho dubbi che le sue parole saranno improntate a spirito unitario e scevro dalle polemiche pretestuose che ho ascoltato nei giorni scorsi".
Prosegue: "Questa parte della celebrazione mi mancherà sicuramente, quella basata sul rispetto delle idee e delle opinioni altrui, sulla libertà di espressione. Non mi mancherà invece la parte legata alle polemiche, alla strumentalizzazione che purtroppo è sempre presente. Quella piazza dove si parla di pace e libertà mi ha visto partecipare a manifestazioni dove l'insulto rivolto alla mia persona era la regola, e dove anche quest'anno è stato chiesto, non a me personalmente ovviamente perché è mancato il coraggio di dirmelo di persona, ma attraverso un "emissario", di non partecipare. Questo mi fa realizzare una volta di più quanto il diritto di parlare sia, per alcuni, riservato solo a una parte politica".
"Non sono tanto diversi dagli atteggiamenti che portarono negli anni 70 a colpire a morte Ugo Venturini durante un comizio politico. Lo stesso modo di fare ostile, la stessa volontà di prevaricazione, invece di celebrare una ricorrenza che dovrebbe essere di tutti, porta odio e rancore. Il mio 25 Aprile ha un valore differente; sarò infatti presente, come faccio da molti anni ormai, al Cimitero Militare delle Croci Bianche di Altare. È un luogo simbolo per me, dove mi sento a casa, dove riposano INSIEME soldati che hanno combattuto su fronti diversi, vestendo divise differenti e che hanno perso la vita per quello in cui credevano".
"Vivrò questa giornata in un luogo che è simbolo della fine di un periodo e dell'inizio di uno nuovo per la nostra Italia; un Cimitero, costruito e voluto durante il periodo bellico proprio perché diventasse l'emblema di quei valori di cui io sempre parlo e che sempre difendo. Il Tricolore, l'Amor Patrio, il senso del Dovere, le Divise, non sono parole a caso, non sono discorsi al vento: sono i capisaldi di una società sana e forte - conclude Vaccarezza - Quei capisaldi che io da sempre porto avanti, che non sono esclusiva di una parte politica, ma che andrebbero difesi da tutti, perché chi porta degnamente una divisa la porta per tutti".