Risultati che, alla fine, rispettano le previsioni della vigilia, ma che si concretizzano con delle contrapposizioni che potrebbero anche pesare sul secondo turno.
A favore di Macron si sono espresse le grandi città, mentre i piccoli centri della provincia hanno premiato Marine Le Pen.
Un dato balza comunque evidente: la sconfitta dei due partiti che hanno governato, alternandosi o in coabitazione, la Francia negli ultimi decenni.
Per la prima volta nemmeno uno dei due “ex grandi” partiti, quello gollista che fu di Chirac e di Sarkozy e per il quale “correva “Fillon e quello socialista che espresse Mitterrand e il Presidente uscente Hollande, sarà della partita nel turno di ballottaggio.
La Francia si sveglia, così, questa mattina orfana dei partiti, con il primo classificato nelle elezioni di ieri che è leader di un movimento, ma che non ha un partito alle spalle.
Determinante nel risultato il voto giovanile e quello europeista, mentre il tentativo di determinare il voto con la paura del terrorismo non ha dato il risultato che qualcuno poteva sperare.
A Nizza vince Fillon col 26,10% che distacca la seconda classificata, Marine le Pen, di poco più di 1.300 voti. Macron è terzo col 20,52%,
Non si sono fatte attendere le reazioni.
Christian Estrosi, Presidente della Regione PACA e della Città metropolitana su Twitter alle 20,09, pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, ha scritto:” J’appelle donc tous les citoyens de notre pays à voter en faveur d’@EmmanuelMacron. Il est désormais le candidat de tous les républicains”.