Franco Floris, presidente e amministratore delegato di "Sviluppo Genova Spa" ed ex sindaco di Andora, il prossimo 24 aprile verrà premiato a Roma dall'Accademia Kronos per aver protetto contro ogni tipo di speculazione o mira distruttiva dell'ambiente l'area marina Pelagos (Santuario dei Cetacei ) ed i suoi cetacei.
A Franco Floris, si riconosce la paternità della fondazione del "Santuario Pelagos" e soprattutto una vita trascorsa in difesa dell’ambiente. Abbiamo chiesto a Floris di raccontarci i suoi trascorsi di ambientalista che l'hanno portato ad essere insignito di un premio così importante.
"Devo essere onesto, mi sembra un po' troppo questo premio per uno come me. E' la seconda volta che vengo premiato a sorpresa, perché già 12 anni fa, fui premiato per l'attività di salvaguardia dell'ambiente con il premio "Un bosco per Kyoto", riconoscimento internazionale assegnato ogni anno a personalità scientifiche e politiche che più delle altre si sono distinte nella difesa dell’ambiente e della qualità dell’aria nel loro Paese. In particolare il riconoscimento viene assegnato per chi ha adottato o pubblicizzato sistemi per il risparmio energetico e per la riduzione di gas serra nell’atmosfera. Il premio ogni anno viene assegnato a Roma, presso la prestigiosa sala della Protomoteca in Campidoglio. Il premio viene consegnato dal Ministro all’Ambiente Italiano o da altre personalità di valore internazionale. Adesso è arrivato questo premio che è legato invece all'attività da me svolta fino ad oggi. Penso che la commissione di assegnazione abbia tenuto in considerazione l'impegno e le battaglie per la salvaguardia dell'ambiente da me svolti come cittadino e come sindaco. Nel 1987 fondai Kronos che poi è diventata Accademia Kronos e sono sempre rimasto legato a questa associazione, perché è un associazione che si autofinanzia proprio per evitare sponsorizzazioni esterne che possano deviare in altre situazioni. Molto probabilmente mi è stato riconosciuto che in qualità di sindaco, riuscii a far diventare Andora il primo paese in Italia ad aderire al patto dei sindaci. Il patto dei sindaci era quell'accordo dove ci si impegnava ad abbattere del 20% le emissioni di CO2 e ad attivare energia alternativa del 20% in più di quella esistente entro il 2020. Da sindaco, insieme all'amministrazione, alla giunta e grazie soprattutto all'aiuto degli uffici riuscimmo a realizzare tra i primi fotovoltaici del comune. Oltre a quello della scuola elementare fu attivata tutta una serie di iniziative compreso il risanamento della discarica con una mega centrale fotovoltaica da 400 megawatt, allora una delle più grosse in Italia. Poi facemmo installare quella barriera in mare che da una parte non consentiva la pesca a strascico, dall'altra consentiva il ripopolamento del pesce e che era diventata anche un'attrazione per i subaquei. Poi ci fu quella grande battaglia sulla microplastica che ancora oggi è più che attuale. Purtroppo la microplastica entra nel circuito alimentare proprio perché il pesce lo mangia pur non rendendosene conto confondendolo con altre cose e poi arriva nei nostri piatti con tutti i danni che comporta sia per il pesce che per noi che lo mangiamo. Poi ci fu la battaglia contro le trivelle, per l'estrazione degli idrocarburi dai fondali marini, ma non fu una battaglia estremista, perché non credo che l'estremismo aiuti. Tra l’altro, a proposito di inquinamento marino non si trattava solo di contenere le perdite di idrocarburi in mare, ma la fauna marina veniva ad essere gravemente esposta, danneggiata dalle piattaforme petrolifere perché spesso si usava la tecnica dell’AIRGUN. L’Air gun permetteva l’ispezione dei fondali marini attraverso il rilascio in mare di aria compressa. Il rumore che produceva tale metodo era pari a 100 mila volte quello del motore di un jet e per la fauna marina era dannosissimo e poteva provocare lesioni permanenti letali. Per non parlare poi dei danni ai cetacei, che disorientati venivano addirittura portati allo spiaggiamento, a volte alla morte e a volte allo spostamento dal loro habitat portandoli in zone dove non avevano più le condizioni per vivere. Un'altra battaglia è stata quella sullo speronamento delle balene. Già nel 90 chiedemmo al ministro di allora dell'ambiente di dotare le navi di un sonar che consentisse di evitare lo speronamento dei cetacei, ad esempio in Francia oggi è obbligatorio invece in Italia no. Però non vorrei annoiarvi con tutte queste storie. Sta di fatto che la commissione di assegnazione abbia deciso di conferirmi il premio per tutta questa serie di attività che hanno rappresentato il mio impegno per l'ambiente."
Ma perché insiste sul fatto di non essersi meritato questo riconoscimento?
"Ritengo che questo premio per me sia immeritato perché ci sono delle persone che lo avrebbero meritato molto più di me. Io voglio essere molto chiaro, ci sono settori scientifici, ricercatori, gente molto preparata che dedica la propria vita allo studio e alla tutela dell'ambiente. Io non sono un ricercatore, sono solo uno che si impegna perche ci sono cose che hanno dei valori molto più alti di altri. Comunque ripeto che ci sono persone che lo avrebbero meritato più di me! Io lo trovo immeritato però insomma è andata così. Io conosco tanta gente che dedica la sua vita allo studio, all'impegno sul campo, alla ricerca, io invece non sono preparato, non sono uno studioso, ho semplicemente messo passione. Forse l'unico vero merito che io ebbi, fu quello riguardante il santuario dei cetacei. Riuscimmo a far firmare l'accordo su quel triangolo di mare che comprendeva il Santuario, quasi 90 mila km quadrati mettendo insieme tutte le associazioni e i centri scientifici intorno a un tavolo per promuovere quell'attività e quell'iniziativa che convinse in particolare il ministero dell'ambiente a firmare quell'accordo di tutela della zona. Fu davvero una cosa incredibile, c'erano veramente tutti da WWF International, Greenpeace, le associazioni francesi, quelle monegasche, gli istituti scientifici. Un incontro che poi promosse il decalogo comportamentale da utilizzare in mare. Quella fu una grande operazione culturale e intellettuale di conoscenza, che coinvolse le maggiori autorità del settore."
La premiazione si terrà il 24 aprile sulla Terrazza del Pincio alle 16,30 e ad aprire la cerimonia ci sarà Oliviero Sorbini, quindi si passerà alla presentazione dei 6 premiati. Oltre a Floris i riconoscimenti, per ambiti diversi, andranno a: Marzia Roncati, conduttrice Rai, all’Ambasciata di Svezia in Italia, ad Arno Zengherle, sindaco di Wilpoldsried in Baviera, Goran Cabrati, responsabile nazionale di ASWA, Roberto Mastracci, presidente di Atena. A consegnare i premi saranno Anna Maria Fausto,
Pierluigi Sassi, Vincenzo Ferrara, Riccardo Valentini e Ennio La Malfa.