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Politica | 14 aprile 2017, 08:00

Savona sente la mancanza di una casa circondariale, parla l'ex direttrice del "Sant'Agostino" Paola Penco

Daniela Pongiglione ha proposto in commissione consiliare la discussione sulla presa in visione dell'assenza di un carcere a Savona sottolineando insieme alla direttrice del carcere di Chiavari le problematiche che stanno creando questa mancanza

Savona sente la mancanza di una casa circondariale, parla l'ex direttrice del "Sant'Agostino" Paola Penco

Su richiesta del consigliere Daniela Pongiglione del gruppo "Noi per Savona - Savona Bella" nel pomeriggio di ieri durante la commissione consiliare si è discusso sulla questione carcere di Savona. Il "Sant'Agostino" chiuso dalla festa dell'Epifania del 2016, obbliga i carcerati al trasferimento nei carceri di Marassi a Genova, Sanremo-Imperia e alcuni per loro scelta in Toscana.

Per spiegare la difficile situazione affrontata negli ultimi anni di apertura della struttura penitenziaria savonese è intervenuta la ex direttrice Paola Penco attualmente a capo della casa circondariale di Chiavari. La relazione si è occupata delle problematiche e esigenze che hanno determinato la chiusura del carcere e infine i lavori svolti per la messa in sicurezza durante gli anni.

"Credo che ci sia bisogno di una congiuntura tra chi amministra la città è i ministri per creare una nuova struttura penitenziaria, la costruzione di un nuovo istituto risolverebbe anche molti problemi logistici di sovraffollamento e lavorativi. In questo momento Savona ha un circondario, un tribunale, ha l'ufficio del procuratore ma non ha una casa circondariale."

Dello stesso avviso il consigliere di opposizione:"I processi si tengono comunque al Tribunale di Savona, per cui ogni giorno i detenuti vengono scortati avanti e indietro da Genova, fino a Savona, si rischia di indebolire la sicurezza della città a causa delle scorte di polizia che impegnano numerosi agenti. Bisogna ricordare ai cittadini che il carcere è uno dei problemi della città che il Comune deve affrontare."

"La nuova amministrazione prenda posizione -continua Daniela Pongiglione - i carcerati devono essere detenuti all'interno della provincia, ad ora questo non accade in mancanza di una struttura."

Luciano Parodi

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