Su richiesta del consigliere Daniela Pongiglione del gruppo "Noi per Savona - Savona Bella" nel pomeriggio di ieri durante la commissione consiliare si è discusso sulla questione carcere di Savona. Il "Sant'Agostino" chiuso dalla festa dell'Epifania del 2016, obbliga i carcerati al trasferimento nei carceri di Marassi a Genova, Sanremo-Imperia e alcuni per loro scelta in Toscana.
Per spiegare la difficile situazione affrontata negli ultimi anni di apertura della struttura penitenziaria savonese è intervenuta la ex direttrice Paola Penco attualmente a capo della casa circondariale di Chiavari. La relazione si è occupata delle problematiche e esigenze che hanno determinato la chiusura del carcere e infine i lavori svolti per la messa in sicurezza durante gli anni.
"Credo che ci sia bisogno di una congiuntura tra chi amministra la città è i ministri per creare una nuova struttura penitenziaria, la costruzione di un nuovo istituto risolverebbe anche molti problemi logistici di sovraffollamento e lavorativi. In questo momento Savona ha un circondario, un tribunale, ha l'ufficio del procuratore ma non ha una casa circondariale."
Dello stesso avviso il consigliere di opposizione:"I processi si tengono comunque al Tribunale di Savona, per cui ogni giorno i detenuti vengono scortati avanti e indietro da Genova, fino a Savona, si rischia di indebolire la sicurezza della città a causa delle scorte di polizia che impegnano numerosi agenti. Bisogna ricordare ai cittadini che il carcere è uno dei problemi della città che il Comune deve affrontare."
"La nuova amministrazione prenda posizione -continua Daniela Pongiglione - i carcerati devono essere detenuti all'interno della provincia, ad ora questo non accade in mancanza di una struttura."