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Politica | 14 aprile 2017, 19:45

Il movimento politico "Finale Ligure Viva" si interroga sul destino dell'ex conceria

Una lettera aperta del vicecoordinatore Marco Scardino alla vicesindaco Clara Brichetto

Il movimento politico "Finale Ligure Viva" si interroga sul destino dell'ex conceria

"Perché investire sulla ex conceria, nonché ex deposito minerali, quando Finale Ligure avrebbe un intero patrimonio monumentale da riqualificare?"

Questo è quanto si domanda Marco Scardino, vicecoordinatore di Finale Ligure Viva, in merito ai progetti dell'amministrazione comunale dedicati proprio a questo edificio. 

E Scardino decide di chiederlo direttamente alla vicesindaco Clara Brichetto, con una vera e propria "lettera aperta". Una lettera che, al di là del tono ironico in alcuni passaggi, vuole essere non polemica, non aggressiva, ma rivolta alla collaborazione, in nome tanti anni di confronto politico vissuti nei rispettivi schieramenti.

Ecco il testo integrale della lettera:

"Carissima Clara ,

Visti i nostri ormai decennali rapporti mi permetto di scriverti.

Vengo subito al sodo: ritengo, e non sono il solo,  che nell’elenco delle scelte sbagliate delle opere inutili, la decisione di ristrutturare un edificio che è già destinato alla demolizione  sia la peggiore .

Non penso che si debba scomodare Renzo Piano, Sgarbi, il maggior collaboratore di Zaha Haid di Londra, né di far intervenire Striscia la Notizia per farti riflettere sulla opportunità o meno di creare una specie di palazzo dedicato al medioevo, quando abbiamo almeno quattro palazzi medioevali che stanno andando in rovina, quando le mura del medioevo hanno bisogno di restauro, quando l’ex ospedale in piazza croce verde deve essere ristrutturato, quando tutto intorno deve essere ristrutturato, quando perfino la polisportiva si vede negare i fondi per ristrutturare gli impianti sportivi per dedicarli a questo capriccio, perché a questo punto ritengo sia solo un capriccio.

Cambiare opinione diverse volte penso sia lecito e in questo caso non riesco a pensare come non possa essere naturale.

Prenditi 5 minuti, passeggia sotto le mura, vai su al castello e guarda giù, vedrai un brutto edificio accostato alle mura, una costruzione che snatura l’ambiente, un edificio che sembra un ecomostro degli anni '70; vedi una torre medioevale con una vecchia  centrale elettrica al suo interno. Ora chiudi gli occhi e immagina le mura libere di esprimere la loro storia, un parco intorno, un orto storico, un ambiente armonico ed armonioso, poi decidi".

Scardino chiude il suo appello tendendo una mano: "Cara Clara decidi, da parte mia, dei cittadini, degli amici del Borgo, della Salvaguardia , noi abbiamo deciso di proteggere il nostro ambiente e in ogni caso non ci daremo per vinti; vorrei vederti al nostro fianco. Un abbraccio. Marco."

Redazione

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