"Prendiamo atto che il Partito democratico ha nominato un suo uomo di fiducia alla presidenza della fondazione Oddi, ampliando tuttavia il consiglio di amministrazione pur di conservare la poltrona al dimissionario Carlo Basso tesoriere del partito democratico ingauno". Lo dicono i consiglieri di minoranza Rosy Guarnieri, Eraldo Ciangherotti, Cristina Porro e Ginetta Perrone.
"Rileviamo tuttavia un'anomalia in enorme contraddizione con lo spirito della Legge delega di riforma Madia, che prevede per le partecipate una razionalizzazione con riduzione del numero di componenti del consiglio di amministrazione in rapporto al numero di dipendenti che vi lavorano (con tre dipendenti nella fondazione Oddi dovrebbero essere al massimo tre i componenti del Cda) e se è vero che la fondazione Oddi per statuto non è una partecipata e i membri del Cda non percepiscono emolumenti, è altrettanto vero che è interamente finanziata, come una partecipata, con soldi pubblici del Comune di Albenga e pertanto non può essere trattata al di fuori delle norme pubbliche vigenti".
"Questo cambio della guardia "azzoppato" in realtà altro non è che un tentativo di mettere una pezza in un Cda che ha profonde divisioni interne. Perché altrimenti si declassa il presidente a vice e se ne inserisce uno di nuova nomina? Si avrà il rischio di avere due presidenti a gestire le cose di sempre considerato che il museo navale è tuttora a carico del comune. A quando le scelte annunciate e le attese di tutta la città in un museo unico, in un potenziamento delle visite assistite ai musei e ai siti archeologici? Auguriamo al nei presidente Alessandro Colonna buon lavoro" conclude la minoranza.