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Politica | 11 aprile 2017, 10:30

L’amministrazione di Finale incontra gli abitanti di Perti e ribadisce il no al supermercato

Commenta l’architetto Campanini (Ing.Ins.Int. SpA): “Si è demonizzata una struttura commerciale che sarebbe stata piccola, poco impattante ma, al tempo stesso, avrebbe dato lavoro a una ventina di persone in zona”

L’amministrazione di Finale incontra gli abitanti di Perti e ribadisce il no al supermercato

L’amministrazione comunale di Finale Ligure ha avviato un nuovo ciclo di incontri nelle frazioni, per rendere la cittadinanza partecipe di quanto fatto dal comune negli ultimi mesi.

Nel primo appuntamento di ieri sera, lunedì 10 aprile, svoltosi presso la sala riunioni gentilmente concessa dalla ditta Granero, la maggioranza era rappresentata dal sindaco Ugo Frascherelli, dal vicesindaco e assessore ai servizi sociali Clara Brichetto, dagli assessori Delia Venerucci (bilancio), Andrea Guzzi (lavori pubblici), Claudio Casanova (turismo) e dai consiglieri Marilena Rosa (vicepresidente del consiglio comunale) e Fabrizio Lena (Presidente I Commissione Affari Istituzionali).

La partecipazione del pubblico è stata notevole e gli interventi di tutti i presenti sono stati precisi e composti. Ma perché partire proprio da Perti? La risposta sta nel fatto che la zona industriale è stata recentemente al centro di polemiche legate alla possibile nascita di un nuovo supermercato.

La volontà del sindaco Frascherelli è stata però quella di cancellare ogni dubbio: “A Finale abbiamo già sette supermercati, che diventano otto contando quello di Calice Ligure, abbastanza vicino a qui. Pertanto non solo non si percepisce un’esigenza sociale di potenziare la grande distribuzione, ma bisogna anche prendere atto di una vivace presa di posizione da parte degli abitanti e del tessuto commerciale di Finalborgo e di una dichiarazione di contrarietà da parte della Consulta per il Turismo. Il mio dovere come sindaco è quello di ascoltare la voce di tutti e la volontà dei cittadini è che non si apra un nuovo supermercato”.

Chiarito questo punto, il sindaco ha ribadito: “Non voglio impostare la serata come un monologo della maggioranza, ma come un dibattito”. Avviati così gli interventi del pubblico, tanti sono stati gli argomenti messi sul tavolo: una delle maggiori preoccupazioni è legata alla strada dissestata, per la quale urge un’asfaltatura. Inoltre, hanno fatto presente i titolari di alcuni insediamenti produttivi della zona, negli ultimi anni l’area industriale ha visto sorgere 12 nuove attività accanto a quelle che potremmo definire storiche. Questo da una parte è un bel segnale per l’economia finalese, ma dall’altra crea alcuni disagi di viabilità; pertanto si chiede di riprogettare alcuni sensi di marcia e di dar vita a nuovi parcheggi.

Gli abitanti di Perti che abitano sotto il ponte dell’autostrada da tempo avevano organizzato una petizione per chiedere che vengano adottati dei sistemi di schermatura, dal momento che sulle case piovono vari tipi di detriti legati al traffico (erosione di pneumatici, polveri, pulviscoli).

Ci sono poi alcuni problemi a Perti Alto legati a strade che si allagano, ad automobilisti un po’ troppo spericolati che scendono a valle a velocità elevate e a camperisti che lasciano le zone sporche.

Andando con ordine: per le strade dissestate l’amministrazione ha annunciato che sono stati stanziati 100mila euro in asfaltature a partire da maggio e altri 200mila entro fine anno (che non andranno ovviamente tutti nella sola zona di Perti); per la petizione il sindaco ha preso contatti con la Società Autofiori che si è detta disponibile a investire in paratie protettive; per chi tiene comportamenti incivili, presto verranno assunte le nuove Guardie Ecologiche.

La relazione si è poi conclusa con una serie di interventi per relazionare su quanto approvato per i vari assessorati nel bilancio triennale di previsione. I prossimi incontri dovrebbero essere in quest’ordine: Gorra, Borgo, Pia, Marina, Varigotti.

In questo quadro generale, però, una nota di amarezza è stata sollevata dall’architetto Riccardo Campanini, della Ing.Ins.Int. SpA, l’azienda che avrebbe dovuto fornire i vani all’ipotetico nuovo supermercato. Ha spiegato pubblicamente Campanini: “Realizzeremo una piastra servizi nella zona industriale a fronte di opere a scomputo. Questo centro servizi doveva essere abbinato alla realizzazione di otto appartamenti, progetto che abbiamo accantonato perché l’attuale congiuntura economica rende gli investimenti immobiliari di questo tipo poco paganti. Nel frattempo abbiamo ampliato, a disposizione di tutti, via Maestri del Lavoro, concedendo degli spazi di nostra proprietà gratuitamente, siamo a credito per circa 250mila euro di lavori fatti e avevamo 500 mq che abbiamo dato per allargare la strada senza percepire un solo euro; inoltre il supermercato sarebbe stato piccolo, non si parlava certo di un grande centro commerciale, avrebbe servito una zona densa di attività produttive riqualificandola ulteriormente e avrebbe dato lavoro a circa 20-25 persone del posto creando indotto, ma anche portando anche ulteriori parcheggi, sia pubblici che pertinenziali. Ricordiamoci inoltre che i finanziamenti pubblici per allargare la via per Calice e realizzare una pista ciclabile ci eravamo attivati per reperirli proprio noi, tanti anni fa.

Tutto questo per dire che non vogliamo certo essere ringraziati da tutti come se fossimo un ente benefico, ma nemmeno demonizzati per dei progetti che potevano dare vantaggi alla collettività. Negli anni abbiamo sempre dimostrato di lavorare nel rispetto di tutti e senza spirito speculativo”.

Alberto Sgarlato

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