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Attualità | 07 aprile 2017, 15:30

Valli Ingaune riunite verso lo sviluppo di importanti progetti per il territorio con il GAL

Spiegano i sindaci Niero (Cisano sul Neva) e Revetria (Vendone): “Siamo soddisfatti di questo primo passo verso una valorizzazione del territorio e l’unione dei comuni dell’entroterra delle Valli Ingaune"

Valli Ingaune riunite verso lo sviluppo di importanti progetti per il territorio con il GAL

Il gruppo di azione locale delle Valli ingaune nasce e predispone il documento programmatico che, dopo l’approvazione nei vari consigli comunali dei comuni coinvolti (da Stella nello a  Cisano sul Neva), diverrà operativo.

Spiegano i sindaci Niero (Cisano sul Neva) e Revetria (Vendone) “Siamo soddisfatti di questo primo passo verso una valorizzazione del territorio e l’unione dei comuni dell’entroterra delle Valli Ingaune volto a portare avanti innumerevoli progetti da quello della tutela del territorio, al dissesto idrogeologico, dai progetti turistici all’outdoor così lo sviluppo delle aree rurali”.

Il GAL è, in sintesi, uno strumento di programmazione che riunisce tutti i potenziali attori dello sviluppo (quali sindacati, associazioni di imprenditori, imprese, comuni, ecc.) nella definizione di una politica "concertata".

I GAL, inoltre elaborano il piano di azione locale (PAL) e gestiscono i contributi finanziari erogati dall'Unione europea e dal Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia.

All’incontro di ieri in Sala Gollo era presente anche Osvaldo Geddo presidente Gal soddisfatto dell’incontro avvenuto con tutti i sindaci presenti.

Concludono Niero e Revetria “Attraverso il progressivo consolidamento delle logiche programmatorie e decisionali partecipate e condivise favoriremo percorsi ed atteggiamenti innovativi e propulsori di effettivo cambiamento nell'ambito della sfera pubblica locale. Con tanti comuni uniti e data la forza della parte pubblica anche i privati avranno più garanzie e certezze negli investimenti volti allo sviluppo e valorizzazione delle risorse e delle opportunità presenti nel territorio, ciò anche alla luce del Piano di Sviluppo Rurale”.

Mara Cacace

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