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Attualità | 06 aprile 2017, 16:30

Il Grande Sogno della "Ciclovia Tirrenica" attraverserà la provincia di Savona

Tre regioni e 11 province coinvolte per quasi 1.000 chilometri di percorso. Grammatico, Legambiente: “Accordo importantissimo, ma adesso è fondamentale trovare le risorse per dare continuità al progetto e concretizzarlo nel più breve tempo possibile”

Il Grande Sogno della "Ciclovia Tirrenica" attraverserà la provincia di Savona

Le Regioni Liguria, Lazio e Toscana firmeranno domani a Firenze il protocollo d’intesa finalizzato alla realizzare della Ciclovia Tirrenica: un percorso ciclabile che partirà da Ventimiglia, al confine con la Francia, e giungerà lungo la costa fino a Roma, sviluppandosi per un totale di quasi 1.000 chilometri.

Un percorso di indubbio valore nazionale, che toccherà 3 regioni e 11 province e sarà interconnesso con altri importanti itinerari italiani ed europei. La Ciclovia avrà quindi un valore strategico per lo sviluppo dei territori attraversati, perché permetterà di promuovere il cicloturismo e, più in generale, la mobilità dolce.

“Legambiente ha avuto un ruolo determinante nella nascita e nello sviluppo dell’idea di un itinerario ciclabile lungo l’asse costiero tirrenico. - Ha spiegato Santo Grammatico, presidente Legambiente Liguria – La nostra associazione ha sempre creduto in questo progetto, da quando, già nel 2013, predispose per la Regione Toscana uno studio sul tracciato della Ciclovia. Da allora si sono moltiplicate le iniziative, realizzate anche in collaborazione con altre associazioni, come il Cicloraduno nazionale Fiab 2016, per promuovere e sensibilizzare sul tema del cicloturismo, tanto che l’idea della Ciclovia tirrenica è ormai uniformemente accettata e profondamente radicata. Su di essa, abbiamo molte e legittime aspettative. Infatti, se sarà realizzato in maniera funzionale ed efficiente, l’itinerario rappresenterà un’opportunità imperdibile per le aree attraversate, poiché favorirà lo sviluppo, incrementando il turismo sostenibile e destagionalizzando le presenze, che sicuramente affluirebbero da tutta Europa.

Per Legambiente è fondamentale che dopo la firma del protocollo si lavori concretamente per recuperare le risorse necessarie alla realizzazione del progetto e che si acceda ai finanziamenti previsti dal Governo per le ciclovie di interesse nazionale. Sarà fondamentale riconoscere un ruolo concreto alle associazioni che, grazie al bagaglio delle competenze acquisite, hanno da sempre creduto nel progetto, lavorando congiuntamente con le istituzioni. Solo così sarà possibile concretizzare nel più breve tempo possibile un itinerario dall’incredibile valore storico, culturale e naturalistico”.

c.s.

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