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Savona | 05 aprile 2017, 17:00

L'Aycardi inagibile

L'Aycardi inagibile

Dopo la frantumazione degli Uffici d'Informazione Turistica, seguita alla riforma della geografia amministrativa e al ridimensionamento delle Province, ciascuno si è dato da fare alla bell'e meglio. Bisogna riconoscere che Finale Ligure - con la sua grande offerta, dall'open air al family holiday - sta cercando di garantire la sussistenza del servizio Iat.

L'Infopoint nei Chiostri di Santa Caterina è gestito dall'associazione Finalborgo.it, mentre quello di via San Pietro dagli albergatori e quello più a levante dall'associazione Varigotti Insieme.

Si profila la possibilità di un trasferimento dello Iat dall'attuale sede dell'Oratorio dei Disciplinanti all'interno del foyer del Teatro Aycardi, come previsto del resto da una convenzione. Sarebbe un motivo in più per valorizzare una perla monumentale del Finalese.

Purtroppo però questa idea, così come il rilancio stesso dell'Aycardi, soggiacciono al parere della Soprintendenza.

Il restauro della bomboniera architettonica nel cuore di Finale è stato articolato, lungo e laborioso. E ha drenato 1 milione e 40 mila euro. Ancora adesso pende inesorabilmente la spada di Damocle sull'agibilità: niente spettacoli o eventi sino al via libera dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Monumentali della Liguria (la cui tutela si estende anche al gemello Sivori). Se poi si fanno i conti, il sipario è chiuso (anzi archiviato) da 52 anni. 

Restituire il teatro Aycardi alla funzionalità e al godimento del pubblico non sarebbe soltanto motivo d'orgoglio per i finalesi, ma per la regione tutta, trattandosi del più antico teatro ligure dell'Ottocento.

Felix Lammardo

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