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Attualità | 02 aprile 2017, 14:39

Museo Archeologico di Savona. IISL si aggiudica il bando per la gestione

La stima degli incassi si aggira intorno ai 15 mila euro annui. I biglietti di ingresso saranno riscossi dall’IISL e dovranno essere destinati esclusivamente al museo, con interventi sui locali e sul servizio stesso di gestione delle sale.

Museo Archeologico di Savona. IISL si aggiudica il bando per la gestione

L’Istituto Internazionale di Studi Liguri si è aggiudicato il bando indetto dal Comune per la gestione del Civico Museo Archeologico e della Città.

L’IISL, unico candidato presentatosi, ritorna ad occuparsi del museo che dal 1990 ad oggi aveva gestito ininterrottamente. L’Istituto si occuperà della gestione, dall’accoglienza, della custodia, della biglietteria e dell’apertura e chiusura del museo.

Nel bando si evidenzia, inoltre, che l’Associazione dovrà garantire un orario minimo di 15 ore di apertura settimanale e che, delle due persone destinate alla gestione del museo, una di queste dovrà operare come coordinatore e referente per il Comune.

La stima degli incassi si aggira intorno ai 15 mila euro annui. I biglietti di ingresso saranno riscossi dall’IISL e dovranno essere destinati esclusivamente al museo, con interventi sui locali e sul servizio stesso di gestione delle sale.

L’Archeologico, inaugurato nel 1990, ospita reperti provenienti dalle 58 campagne di scavi archeologici condotti dal 1956 ad oggi dallo stesso Istituto di Studi Liguri sul Priamàr e in altri luoghi della città.

Luogo denso di storia savonese, il museo si era anche aggiudicato il secondo posto nella votazione degli oltre 180 studiosi e ricercatori di archeologia e terzo nella votazione aperta a tutti del prestigioso “Premio Francovich 2016”: premio destinato “al museo o al parco archeologico che, a livello nazionale, rappresenti un caso di best practice di allestimento museografico, attività didattico-comunicative e qualità scientifica in grado di rappresentare adeguatamente le tematiche dell’archeologia post-classica”.

L’Istituto aveva già partecipato alla gara comunale del 2015, presentando una “offerta economica” più vantaggiosa per il Comune, che aveva però attribuito un punto in più alle Cooperative “Archeologia” e “A.R.C.A.” per l’“offerta tecnica”. Da qui il ricorso al TAR che era stato vinto dall’Istituto con sentenza del tribunale amministrativo nell’aprile scorso. Ricorso al TAR nel quale si evidenziò che la Cooperativa Archeologia non avrebbe potuto partecipare alla gara per violazioni della normativa in materia di sicurezza. Archeologia e Arca si erano rivolte al Consiglio di Stato che ha però confermato la sentenza del Tar.

 Il Comune aveva però annullato il bando, il quale prevedeva di assegnare per la gestione del Museo 55 mila euro, e ha indetto la nuova gara con condizioni meno onerose per Palazzo Sisto.

Elisabetto Giusto

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