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Attualità | 01 aprile 2017, 11:48

Legge anti-slot: stamattina riprende il dibattito in Regione. Toti: "La proroga ci sarà"

In mattinata si torna a discutere sulla "Disciplina delle sale da gioco". Intanto Pd e M5S accusano la maggioranza di aver inserito tale provvedimento in un disegno di legge urbanistico: "Una decisione vergognosa, degna dei peggiori stratagemmi della prima Repubblica".

Legge anti-slot: stamattina riprende il dibattito in Regione. Toti: "La proroga ci sarà"

 

Riprenderá questa mattina, in Consiglio Regionale, il dibattito relativo al disegno di legge 127 riguardante la "Soppressione del comitato tecnico regionale per il territorio e disposizioni normative di adeguamento”.

Gran parte della discussione verterà sulla legge numero 17 del 30 aprile 2012 relativa alla “Disciplina delle sale da gioco”, una legge che prevede una distanza minima obbligatoria di almeno 300 metri tra le sale gioco e i 'luoghi sensibili' e che di fatto mette a rischio le concessioni di numerose sale slot.

In particolar modo, l'oggetto della discussione riguarda l'emendamento che prorogherebbe fino al maggio 2018 l’applicazione della legge stessa, anziché​ dal prossimo maggio come vorrebbe il testo originale. Se da una parte la maggioranza, guidata dal presidente regionale Giovanni Toti, è convinta che la proroga sia opportuna per tutelare i posti di lavoro, dall'altra la minoranza spinge per l'entrata in vigore immediata del provvedimento al fine di combattere il dilagare della ludopatia e dell'azzardopatia.

Ma non solo, a unire nel dissenso i gruppi Pd e M5S ci sarebbe anche la scelta da parte della Giunta Toti di inserire in un disegno di legge urbanistico (la soppressione del Comitato tecnico per il territorio), la proroga di un anno alla legge contro il gioco d'azzardo: "Una decisione vergognosa - accusano dai banchi della minoranza - degna dei peggiori stratagemmi della prima Repubblica".

Il presidente regionale però​ non ha dubbi: "La proroga ci sarà e ci sarà entro questa settimana - ha dichiarato Toti nella seduta del Consiglio regionale che si è tenuta mercoledì scorso - perché ci sono troppi lavoratori che hanno già in mano la lettera di licenziamento, troppi esercenti che hanno la saracinesca pronta a chiudere e troppe imprese che hanno bisogno di certezze che noi gli dobbiamo dare in fretta"

Roberto Vassallo

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