Profughi in arrivo nella Caserma Piave di Vadino d'Albenga? Un tema che puntualmente si presenta nella Città delle Torri che vive questa tematica con un certo timore e, ad ogni movimento all'interno della struttura, più o meno motivatamente, fa seguire un passaparola interminabile di ipotesi su Centri di Accoglienza o profughi in arrivo.
Se da un lato gruppi di cittadini affermano di “monitorare” costantemente la situazione con tanto di documentazione fotografica (tra questi i “Cittadini Stanchi”) dall'altra si inserisce nella delicata questione anche Marco Melgrati esponente di “Politica per Passione” che chiede al sindaco di monitorare la situazione.
Tra una serie di ipotesi e voci, la versione ufficiale e comprovata con documentazione ad oggi è proprio quella che rappresenta il sindaco Giorgio Cangiano “Non abbiamo certo bisogno che Marco Melgrati ci chieda di monitorare la situazione, infatti lo stiamo già facendo. Se invece che creare allarmismo si informasse e non parlasse con l'unico scopo di volersi fare sentire, forse sarebbe meglio”.
Qual è la situazione ad oggi nella caserma Piave? I lavori che si stanno facendo all'interno sono per accogliere profughi?
“Innanzitutto a differenza di quanto detto da Melgrati non si tratta di un bene demaniale, ma di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti con cui abbiamo un dialogo continuo. Dei lavori, effettivamente – spiega Cangiano – si stanno facendo all'interno della struttura, ma si tratta di interventi di sicurezza.”
“In questi giorni sta avvenendo la bonifica di cisterne di gasolio che potevano essere pericolose, intervento che andava fatto, così come andavano tagliati alcuni alberi pericolanti e fatta pulizia per ragioni di pubblica sicurezza e decoro.”spiega il sindaco.
Nel rispondere anche ad alcuni cittadini spiega Cangiano “Sono state tolte delle canaline di scolo e delle grondaie, nessun intervento è stato fatto agli infissi, tutto quello che è stato fatto è stato monitorato dai nostri uffici e, attualmente riconfermo quanto detto in passato, nessun centro di accoglienza verrà fatto presso la Caserma Piave”.
Continua “Nei giorni passati l'Ufficio Tutela Territorio si è recato sul posto proprio per effettuare degli accertamenti ed effettuare verifiche, cosa, peraltro, che periodicamente facciamo. Esiste una relazione che specifica quali interventi si stanno effettuando al momento. Non bisognerebbe fare allarmismo, dunque, su un tema tanto delicato specie in questo momento”.
Per quel che riguarda poi il possibile Centro di Identificazione ed Espulsione afferma Cangiano “Ribadisco il mio parere contrario a realizzare un tale centro ad Albenga. La nostra città ha diverse problematiche e ritengo non sarebbe il posto ideale per una struttura di quel tipo. Ribadisco inoltre che, ad oggi, non c'è stato e non c'è alcuna ipotesi concreta che Albenga possa essere designata per accogliere il CIE”