Attualità - 31 marzo 2017, 18:41

Tari per le aziende agricole, tra controlli e fatture Coldiretti scrive al comune di Albenga

Spiega Alessio Roba della Coldiretti “Riteniamo che questo sia un adempimento ulteriore ed assolutamente inutile ai fini della dimostrazione della quantità di rifiuti smaltiti richiesto dal comune.”

E’ stata approvata durante il consiglio comunale di ieri la modifica al regolamento per la Tari, un nuovo adempimento per i contribuenti ed in particolare per gli agricoltori che dovranno presentare al comune, oltre al contratto e alla convenzione per lo smaltimento dei rifiuti, anche le fatture.

Spiega Alessio Roba della Coldiretti “Riteniamo che questo sia un adempimento ulteriore ed assolutamente inutile ai fini della dimostrazione della quantità di rifiuti smaltiti richiesto dal comune.”

Per questo, o meglio, anche per questo, Coldiretti ha inoltrato una nota al comune nella quale è stato richiesto, spiega Roba:

la possibilità di non presentare le fatture;

la motivazione per la quale alcune aree, tipo i bagni o piccoli uffici, vengono assoggettate alla Tari;

pur confermando la collaborazione si chiede cosa accade a quanti decidano di non far entrare nelle loro proprietà gli accertatori della Soget.

“Per quel che riguarda le aree assimilabili alle utenze urbane e quindi soggette a Tari, i controlli vanno avanti. Come Coldiretti vigileremo per fare in modo che venga mantenuto quanto ci era stato prospettato durante il tavolo verde. Le casistiche in questo settore sono ampissime ed è per questo che stabilire una disciplina chiara e univoca potrebbe non essere semplice.”spiega Roba

Per quel che riguarda una delle voci che stanno circolando in questi giorni e cioè che la Soget essendo in possesso di elenchi non aggiornati delle attività agricole produttive potrebbe visitarne solo alcune e non altre afferma Roba “Non conosco gli elenchi in possesso della Soget. Dalle Pec parrebbe che qualcuno non abbia ricevuto la comunicazione del controllo, ma, essendo un mero avviso, credo che questo non esoneri nessuno dagli accertamenti che, quindi, potrebbero arrivare comunque a tutti.

Nel frattempo, come spiegato oggi dall’Assessore al bilancio Paola Allaria (vedi articolo) “La ditta deve semplicemente misurare le aree ed i locali utilizzati per scopi diversi dalla produzione (garage, uffici, ecc.). Per le aziende agricole sono escluse le superfici adibite esclusivamente alla produzione (terreni, serre, avanserre, locali di ricovero attrezzi e mezzi, depositi di materiali, ecc.); ciò è quanto indicato nella delibera del Consiglio Comunale n. 21 del 2004"

"Qualora l’azienda agricola svolga anche attività commerciale, come per ogni altra azienda commerciale del territorio cittadino, sono soggetti a tassazione, e pertanto saranno misurati i locali destinati a carico e scarico, preparazione spedizioni, deposito di attrezzature, materiali, merci, prodotti, uffici e sale riunioni, aree comuni. Sono invece escluse le zone nelle quali avviene la lavorazione del prodotto con scarto vegetale, celle frigo, aree di manovra, percheggi e aree verdi; ciò in applicazione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 75 del 2011”.

Mara Cacace