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Albisolese | 27 marzo 2017, 17:13

Incidente sulla A10, il presidente Anmil chiede più rispetto delle regole a tutela dei lavoratori

“Alle famiglie di questi giovani lavoratori, avendo provato sulla nostra pelle cosa significa perdere improvvisamente un congiunto e ritrovarsi ad affrontare un dolore immenso e ingiusto ma anche tanti problemi" spiega il Presidente

Incidente sulla A10, il presidente Anmil chiede più rispetto delle regole a tutela dei lavoratori

Proprio lo scorso giovedì 23 marzo sono stati pubblicati nella sezione Open Data gli aggiornamenti mensili sugli infortuni denunciati in ambito lavorativo all’INAIL che, a fronte del forte aumento rilevato – sia per quanto riguarda gli infortuni senza esiti mortali che nel raffronto tra il primo bimestre 2017 e quello del 2016 sono stati 98.275 (registrando una crescita di +1,9% con 96.441 infortuni) che per i casi mortali, ben 127 quelli denunciati nei primi due mesi del 2017 rispetto ai 95 dell’anno precedente (+33%) – hanno visto l’Istituto assicuratore costretto a precisare che, oltre alla provvisorietà del dato, hanno certamente pesato sull’aumento dei casi mortali i tragici eventi che si sono verificati in Abruzzo.

“Questi macro dati, all’indomani del gravissimo incidente accaduto sulla A10 fra Albisola e Celle - commenta il Presidente dell’ANMIL di Savona Giancarlo Bertana - ci colpiscono soprattutto perché questo quadro a tinte fosche non ha tuttavia riscosso attenzione da parte di opinione pubblica, media e istituzioni, se non ieri quando è avvenuto il tragico incidente che ha visto 2 camionisti travolgere un gruppo di operai intenti a completare i lavori di messa in sicurezza del medesimo tratto autostradale, compromesso da un altro incidente verificatosi il giorno prima”. “Per noi - afferma Bertana - è inaccettabile l’assuefazione a numeri che parlano di vite umane la cui morte o incolumità potrebbe essere salvaguardata se solo si considerassero con maggiore determinazione e rispetto le norme antiinfortunistiche e, allo stesso tempo, venissero inasprite le sanzioni e le pene per chi è coinvolto in questi incidenti sempre evitabili”.

“Alle famiglie di questi giovani lavoratori, avendo provato sulla nostra pelle cosa significa perdere improvvisamente un congiunto e ritrovarsi ad affrontare un dolore immenso e ingiusto ma anche tanti problemi - conclude il Presidente dell’ANMIL -, siamo vicini e pronti a supportarle sotto ogni punto di vista”.

cs

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