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Attualità | 24 marzo 2017, 17:45

Turismo in Liguria: chi sono e cosa cercano i turisti

Cambia l’identikit del turista in Liguria nell’estate 2016: diminuiscono i ragazzi under 30 e torna a crescere il turismo maturo dall’Italia

Turismo in Liguria: chi sono e cosa cercano i turisti

L’Osservatorio Turistico Regionale, gestito in collaborazione fra Regione Liguria e Unioncamere Liguria, ha presentato il report sui “Primi risultati sui comportamenti dei turisti in Liguria – estate 2016”.

L’indagine field a mezzo questionario è rivolta ad un campione di 1.000 turisti tra italiani e stranieri che abbiano soggiornato almeno una notte nelle località della regione nell’estate 2016.

“L’indagine mira a rilevare le caratteristiche strutturali del turista (età, provenienza, titolo di studio e professione) ed i comportamenti turistici (canali di influenza, attività svolte,ecc.) – spiega l’Assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino”. I questionari vengono somministrati a turisti italiani e stranieri nei principali centri turistici e nelle vicinanze delle strutture ricettive ponendo una forte attenzione alle specificità di prodotto regionali. Per i turisti stranieri, sono previsti questionari in tre diverse lingue: inglese, francese e tedesco.

Durante l’estate del 2016 il turista che ha visitato le destinazioni turistiche della Liguria si caratterizza per la presenza di giovanissimi fino ai 30 anni e giovani fino ai 40, ma la quota di giovanissimi risulta in calo rispetto all’estate 2015 sia tra gli italiani sia tra gli stranieri, a favore di unturismo più adulto di età compresa tra i 31 ed i 40 anni.

La crescita maggiormente evidente è tuttavia quella relativa agli over 60 italiani che passano dal 13% del totale del 2015 al 23,1% nel 2016.

Sono sempre più numerosi i diplomati, specie tra i turisti italiani, mentre resta stabile la presenza di laureati (29 %). Aumenta la quota degli occupati, costituita soprattutto da lavoratori autonomi.

Sono gli amici (38,4%) la compagnia di vacanza dell’estate 2016 in Liguria, quando non si è con un gruppo organizzato (cresce infatti rispetto all’estate 2015 la quota di turismo intermediato e si attesta al 29,4%).

La ricchezza del patrimonio culturale si conferma la principale motivazione di visita delle destinazioni liguri anche in estate, per l’82,9% dei turisti. Ma è il binomio cultura-natura il fattore di attrattività della nostra regione, dove il 55,5% dei turisti estivi sceglie di passare la vacanza per interessi naturalistici e per le bellezze naturali.

A ciò si aggiunge il traino degli eventi, terza motivazione di scelta (43,7% dei turisti), seguito dall’interesse per l’enogastronomia ligure (38,6%), che sorpassa la ricerca di relax (17,3% contro il 30,5% dell’estate 2015).

Escursioni (praticate dal 64,8% dei turisti) e sport (15,2%) sono altresì le attività che animano la vacanza in Liguria sia per gli italiani che per i turisti dall’estero, così come le visite a musei e mostre (6,5%).

Gli stranieri prediligono la degustazione di prodotti enogastronomici (5,8%) e lo shopping (5,1%), mentre gli italiani partecipano preferibilmente ad eventi enogastronomici (4,8%) e condividono i saperi artigianali ed agricoli scegliendo occasioni di turismo esperienziale (3,8%), oppure decidono di recarsi al cinema e a teatro.

In generale il web influenza sempre più le scelte dei turisti verso la Liguria (67,5% dei turisti), e i Social (41,4%) veicolano le informazioni turistiche che incidono su tali scelte, attivando un potente passaparola virtuale. Tale passaparola è tanto più vivace in occasione dei numerosi eventi che si moltiplicano sul nostro territorio e che valorizzano le nostre eccellenze.

“L'indagine dell'Osservatorio – spiega l’assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino – ci fornisce un'utile fotografia delle tendenze turistiche nella nostra regione. L'identikit del turista, che ha scelto la Liguria come meta delle vacanze la scorsa estate, ci dimostra la necessità di potenziare la valorizzazione delle occasioni di divertimento e di intrattenimento, che di certo non mancano sul territorio, per poter così attrarre maggiormente le fasce under 30. Promuovere l'offerta di 'vacanze esperienziali' che sappiano coniugare sport, natura, borghi storici ed enogastronomia è sicuramente una strada giusta per coinvolgere turisti di ogni età, una strada che stiamo già percorrendo anche attraverso le campagne social #lamialiguria: come emerge chiaramente dal report dell'Osservatorio, il web è il primo canale di informazione che influenza la scelta dei turisti”.

 

c.s.

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