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Politica | 23 marzo 2017, 11:45

Finale Ligure: "green economy" ma anche "problemi verdi" a San Bernardino

Il gruppo Per Finale si fa portavoce di una protesta sugli errori di programmazione nella raccolta degli sfalci di potatura

Finale Ligure: "green economy" ma anche "problemi verdi" a San Bernardino

In questi giorni, fortemente dedicati alla “Green Economy” da parte del comune di Finale Ligure (ma non solo), una protesta si solleva dalla zona di San Bernardino.

A farsi portavoce di queste problematiche è Tiziana Cileto, del gruppo Per Finale, che commenta: “Da anni a San Bernardino abbiamo la differenziata spinta porta a porta e di questo siamo orgogliosi, perché siamo stati tra i primi e funziona bene, ma c’è comunque qualcosa che non va”.

Prosegue Cileto: “La raccolta del verde avviene al sabato mattina. Già questo è assurdo, considerando che ci sono molte seconde case abitate da persone che proprio al sabato mattina arrivano per trascorrere il weekend e non hanno il tempo materiale per preparare il verde da smaltire. Ma non è tutto: adesso è iniziata la primavera, momento di grande produzione di verde. Spesso un bidone di sfalcio di potatura non basta, se ne producono anche due. Ma non ci è concesso di poter fare ritirare un secondo bidone, perché il personale ha direttive per ritirarne solo uno a famiglia. E ci tengo a precisare – sottolinea Tiziana Cileto – che non è colpa degli operatori, i quali sono sempre gentili e disponibili ma, al tempo stesso, costretti a sottostare a ordini superiori”.

La portavoce di Per Finale prosegue: “Spesso a gennaio o a febbraio, quando non si produce sfalcio, il personale passa ugualmente al sabato a controllare i bidoni, ovviamente vuoti. In primavera, quando siamo pieni e giustamente non possiamo bruciare le sterpaglie, il servizio di raccolta è insufficiente. Inoltre in questi giorni c’è stato un incendio e siamo stati fortunati che non si è alzato il vento e non è successo nulla, perché le fiamme in alcuni punti erano a meno di 50 metri dalle case e dai giardini. Tutto questo senza dimenticare gli ex terreni del Consorzio San Bernardino, oggi abbandonati all’incuria più totale, che costituiscono un ulteriore fattore di rischio in caso di incendio”.

Conclude Tiziana Cileto: “Questo è lo spirito ‘verde’ dell’amministrazione comunale, tanto spesso sottolineato in questi giorni? In fondo basterebbe un’organizzazione migliore, con delle turnazioni più razionali, magari rarefatte nei mesi in cui non servono, ma intensificate al momento giusto”.

Alberto Sgarlato

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