"Una famiglia per una famiglia" è un progetto promosso in Italia1 dalla Fondazione Paideia di Torino, che promuove l’affiancamento familiare come una forma di solidarietà tra famiglie, con la finalità di sostenere nuclei familiari in difficoltà e prevenire il possibile allontanamento del minore. Finale Ligure è il Comune capofila: Balestrino, Boissano, Borghetto S. Spirito, Borgio Verezzi, Calice Ligure , Giustenice, Loano, Magliolo, Noli, Orco Feglino, Pietra Ligure, Rialto, Toirano,Tovo S. Giacomo, Vezzi Portio gli altri Comuni che ne fano parte.
Al progetto è stato assegnato il riconoscimento del premio Amico della famiglia dal Dipartimento per la famiglia presso la Presidenza del Consiglio nel 2007 ed è stato selezionato, nel 2015, tra le prassi innovative nel lavoro sociale dall’Ordine nazionale Assistenti Sociali, dal Sindacato nazionale Assistenti sociali e dall’IRS, nell’ambito del bando “Costruiamo il Welfare di Domani”. Nel 2009 il progetto è stato oggetto di valutazione indipendente da parte dell’Osservatorio nazionale per la famiglia, affidata all’Università Cattolica di Milano. Nel 2015 Fondazione Paideia e Università Cattolica di Milano hanno programmato e realizzato un workshop formativo sulla metodologia dell’affiancamento familiare. Nelle Linee nazionali di indirizzo (2012) sull’affidamento familiare questa forma di sostegno è inclusa nella sezione dedicata alle diverse modalità di affido e sostegno alle famiglie e ai minori. Analoga iniziativa è stata assunta dalla Regione Emilia-Romagna che ha dedicato all’affiancamento familiare una parte del nuovo documento di regolamentazione dell’affido. Nel 2015 Fondazione Paideia ha pubblicato, presso la Casa Editrice Carocci, la pubblicazione L’affiancamento familiare. Orientamenti metodologici. La Fondazione Paideia opera da oltre vent’anni per offrire un aiuto concreto a bambini e famiglie in difficoltà. Paideia sperimenta modelli di intervento sociale efficaci e innovativi, operando in collaborazione con enti pubblici e privati e garantendo la creazione di contesti attenti e rispettosi delle necessità dei più piccoli. Obiettivo di Paideia è quello di partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti, affinché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso. Per ulteriori informazioni: www.fondazionepaideia.it.
Il progetto Una famiglia per una famiglia nella Distretto Sociale n°5 Finalese è stato avviato a fine 2016 dal Distretto n°5 Finalese con il supporto della Fondazione Paideia
La prima fase di sviluppo delle attività prevede il coinvolgimento degli operatori dei Servizi territoriali pubblici e di realtà del terzo settore attraverso la realizzazione di un percorso formativo condotto dai formatori della Fondazione Paideia.
Finalità e obiettivi del percorso formativo è dare la possibilità, agli operatori del territorio nel quale si sta avviando la sperimentazione, di acquisire la conoscenza del progetto e la comprensione delle sue condizioni di attuazione. In particolare, attraverso il percorso formativo, s’intende aumentare negli operatori la conoscenza e la comprensione degli elementi teorico-metodologici fondanti e caratterizzanti il progetto, a partire dalla condivisione degli elementi significativi e degli esiti delle diverse sperimentazioni già concluse o in corso di realizzazione. In secondo luogo il percorso è un momento importante nel processo di definizione delle modalità operative peculiari del territorio romano e delle due municipalità (XIII e XIV) in cui si realizzerà la sperimentazione, al fine di permettere al Gruppo Tecnico di costruire una progettualità congruente a quanto sinora realizzato dai Servizi sociali territoriali e dalle realtà locali.
Il percorso formativo è rivolto a operatori dei Servizi sociali territoriali e delle realtà del Terzo Settore locale impegnati in interventi/progetti/servizi rivolti alla famiglia e ai bambini, sia nella prospettiva di tutela, sia in quella di prevenzione e promozione.
La formazione propone una riflessione sulle possibili risposte dei Servizi nell’ambito del sostegno alle famiglie con minori, con la prospettiva di introdurre elementi di innovazione, di co-progettazione e coinvolgimento attivo delle famiglie in difficoltà nella costruzione di progetti individualizzati, in sinergia con il privato sociale. La realizzazione del progetto di affiancamento, infatti, si colloca in un’ottica di valorizzazione delle risorse delle reti, orientandosi ad un lavoro di attivazione di processi di “cura sociale”. Attraverso l’affiancamento viene proposto alle famiglie in situazione di difficoltà un aiuto concreto, relativo sostegno educativo e organizzativo nella gestione dei figli, al supporto pratico e nella relazione con enti istituzionali, all’organizzazione e partecipazione a momenti di festa e socializzazione, all’ascolto e condivisione di problematiche genitoriali e di coppia, al confronto sui modelli educativi e valoriali di riferimento.
Caratteristica specifica del rapporto tra le due famiglie è la reciprocità, non intesa in termini materiali o emotivi/affettivi, ma in quanto nella relazione entrambe le parti sono chiamate a “esporsi” a un’esperienza di “turbolenza”: i nuclei genitoriali si scoprono reciprocamente in riferimento ai modelli genitoriali, ai propri stili di vita e relazione/comunicazione interni ed esterni, in un processo che porta entrambi a mettendosi in discussione.
È dunque un rapporto “impegnativo”, a supporto del quale vengono attivati due strumenti di sostegno: la figura del tutor: per ogni famiglia affiancante viene individuato un tutor (che può appartenere o meno ad un’associazione, un “volontario competente”), con funzioni di ascolto e di “cerniera” con i Servizi, reperibile telefonicamente anche al di fuori degli orari consueti e a cui viene offerta una formazione e supervisione periodica; la formazione: condizione indispensabile alla realizzazione del progetto è la partecipazione della famiglia affiancante ad un gruppo mensile (a cui possono partecipare anche i figli adolescenti) di tipo “formativo” (non di auto mutuo aiuto). L’impianto del progetto è adattato e modificato alle necessità/risorse specifiche del singolo territorio.
Lo sviluppo del percorso formativo prevede un percorso formativo è organizzato in tre moduli di quattro ore ciascuno.
Il primo modulo ha come finalità per i partecipanti una prima conoscenza del progetto Una famiglia per una famiglia, con i suoi aspetti caratterizzanti sotto il profilo teorico e metodologico. È preso in esame anche il rapporto tra questa modalità di supporto alle famiglie e altre forme di intervento esistenti nel territorio romano.
Il modulo è destinato a un pubblico ampio, costituito sia dagli operatori attivi nei servizi sociali territoriali sia nelle altre realtà istituzionali sia del terzo settore sia del settore istruzione.Il modulo ha un carattere metodologico di tipo tradizionale, nel quale si alternano contributi dei formatori della Fondazione Paideia, contributi di operatori e/o tutor e famiglie affiancanti di altre sedi sperimentali e di operatori locali del territorio. L’incontro si svolge in plenaria, con proiezioni di video e testimonianze tratti da esperienze già concluse. Ai partecipanti è messa a disposizione documentazione di carattere generale sul progetto e documentazione specifica predisposta dal Gruppo tecnico locale.
Il secondo modulo ha come finalità l’approfondimento degli aspetti metodologici, con particolare attenzione alle fasi di individuazione e selezione delle famiglie da affiancare e delle famiglie affiancanti. Sono prese in esame sia le procedure, sia i criteri di valutazione e selezione, a partire da casi concreti proposti dai formatori della Fondazione Paideia e dagli operatori del territorio.Il modulo è destinato a un pubblico ristretto, costituito dagli assistenti sociali operanti nei servizi territoriali che saranno coinvolti nella individuazione delle famiglie.Il modulo ha un carattere metodologico attivo, nel quale si alternano contributi dei formatori della Fondazione Paideia ed esercitazioni sugli orientamenti proposti. Ai partecipanti è messa a disposizione documentazione di carattere specifico sul progetto e la documentazione già predisposta dal Gruppo tecnico locale.
Il terzo modulo ha come finalità la comprensione del processo di costruzione degli abbinamenti e dei patti educativi tra le famiglie. Sono prese in esame sia le procedure e la metodologia del lavoro con le due famiglie, sia le modalità di supporto all’affiancamento nel corso dell’esperienza, a partire da casi concreti proposti dai formatori della Fondazione Paideia sia dagli operatori del territorio.Il modulo è destinato a un pubblico ristretto, costituito dagli assistenti sociali operanti nei servizi territoriali che saranno coinvolti nell’individuazione delle famiglie e dei tutor che, nel frattempo, avranno già partecipato a due moduli del percorso formativo a loro dedicato. Il modulo ha un carattere metodologico attivo, nel quale si alternano contributi dei formatori della Fondazione Paideia ed esercitazioni sulle modalità operative proposte. Ai partecipanti è messa a disposizione documentazione di carattere specifico sul progetto e la documentazione già predisposta dal Gruppo tecnico locale.
Formatori: Giorgia Salvadori, responsabile dell’area tutela e prevenzione della Fondazione Paideia, si occupa in particolare dello sviluppo d’interventi integrati nell’ambito del sostegno alla genitorialità, curandone gli aspetti metodologici e di project management. Ha collaborato, in Italia e all’estero, in diversi progetti nell’area educativa e della formazione professionale. Roberto Maurizio, collabora da oltre dieci anni con la Fondazione Paideia. Collabora stabilmente con la Fondazione Zancan di Padova. È stato educatore e responsabile di servizi educativi per minori, formatore e ricercatore per enti pubblici e privati. Svolge la funzione di tutor di progetto nelle sedi sperimentali di Una famiglia per una famiglia.
Presentazione ufficiale progetto con un incontro con le associazioni di volontariato e con la popolazione: 28/03/2017 dalle ore 17,00 alle ore 18,30 presso la sala gallesio, via pertica, Finalmarina. Ingresso libero