E' un argomento spesso snobbato, ma fortunatamente l'iniziativa del fiocchetto lilla (con la giornata dedicata) accende i riflettori sul problema dei disturbi alimentari dei giovani. Patologie legate ai disordini nell'assunzione di cibo, anoressia e bulimia sono sempre più frequenti e con esordi a 8-10 anni. Con complicazioni mediche che possono durare la vita intera, oltre ad un alto indice di mortalità. E' un quadro tremendo che richiede l'attenzione non solo di medici, pediatri e psicologi, ma anche di ogni genitore.
L'assessore regionale alla salute Viale, nel suo intervento al Priamar, ha sottolineato la necessità della vigilanza. Al Santa Corona di Pietra Ligure c'è un'assistenza specializzata per disturbi dell'adolescenza e del comportamento alimentare: vale la pena evidenziarne il valore. I cosiddetti DCA - Disturbi del Comportamento Alimentare - stanno assumendo i connotati dell'epidemia sociale.
Parlarne è il primo passo per accompagnare, fuori dal silenzio della sofferenza, tanti giovani pazienti e tante famiglie. Per scongiurare pericoli che sono sempre nuovi, come il disturbo dell’alimentazione evitante-restrittivo: già classificato secondo i criteri del Dsm-5, la bibbia psichiatrica, colpisce soprattutto bambini dai 2 anni sino alla preadolescenza. E' un'eccessiva selettività del cibo (come prediligere solo alimenti di un determinato colore o di una certa consistenza). Non soltanto un capriccio, ma un rischio diffuso.