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Attualità | 15 marzo 2017, 07:45

Voucher e appalti: fissato per il 28 maggio il referendum

Ieri l'approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri

Voucher e appalti: fissato per il 28 maggio il referendum

Si svolgeranno il prossimo 28 maggio i referendum su voucher e appalti promossi dalla Cgil. Il decreto è stato approvato nella giornata di ieri da parte del Consiglio dei ministri.

"Ieri al termine dei lavori d'Aula, abbiamo incentrato il testo e fissato a oggi il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione" commenta Patrizia Maestri, relatrice del testo sulla modifica alla disciplina dei voucher in commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

Continua Maestri: "L'esame del provvedimento quindi dovrebbe entrare nel vivo già da domani e riguardo alla tempistica di approvazione del disegno di legge rispetto alla data del 28 maggio in cui si svolgerà il referendum richiesto dalla Cgil su voucher e responsabilità solidale in materia di appalti "non dipende solo dal nostro lavoro, ma anche dal governo, noi cercheremo di fare il nostro meglio, abbiamo già ricevuto alcune indicazioni di possibili modifiche al testo iniziale su cui cominceremo subito a fare degli approfondimenti".

"Ci vuole un election Day" commenta il candidato alla segreteria nazionale Pd Michele Emiliano - Possiamo evitare lo spreco di 300 milioni di euro, visto che il Consiglio dei ministri ha deciso di calendarizzare il referendum su appalti e voucher il 28 maggio, allora lo si faccia coincidere con la data delle elezioni amministrative". 

"Voterò due volte SI' ai referendum della Cgil - spiega Emiliano - perché le norme sul lavoro vanno azzerate e riscritte da capo, col contributo di tutte le parti sociali. Farsi dettare le ricette sulla scuola e sul lavoro dai poteri esterni non va bene".

Spiega Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil: "Vista la data scelta, sarebbe possibile far coincidere il referendum con le elezioni amministrative e non perchè ci preoccupa il quorum, i Comuni al voto non sono tantissimi, sarebbe solo una scelta oculata, in un'ottica di finanza pubblica". (Fonte Ansa)

Redazione

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