Attualità - 15 marzo 2017, 16:45

Calendario ricchissimo al Salone dell’Agroalimentare Ligure di Finalborgo

Si parlerà non soltanto di prodotti tipici del territorio, ma anche di benessere, e-commerce, laboratori per i più piccini e molto altro

immagine di repertorio

Dal 17 al 19 marzo torna l’atteso appuntamento con il Salone dell’Agroalimentare Ligure, evento enogastronomico leader nel panorama nazionale ed internazionale.

La sede del Salone dell’Agroalimentare Ligure sarà sempre il prestigioso Complesso Monumentale di Santa Caterina, comprese le piazze del centro storico di Finalborgo, che fa parte dei Borghi più Belli d’Italia.

Il Salone dell’Agroalimentare Ligure è un evento che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio ligure attraverso le peculiarità enogastronomiche regionali e le sue produzioni di qualità, e come di consueto è articolata in due parti:

• La rassegna espositiva: un’ampia area di spazi espositivi, in cui le imprese liguri potranno presentare i propri prodotti caratterizzati da elevati livelli di qualità e tipicità;

• Le iniziative culturali e didattiche: un ricco programma di laboratori, show-cooking e corsi a cui potranno partecipare visitatori ed espositori.

Il Salone dell’Agroalimentare Ligure è un evento che intende soddisfare il consumatore e l’operatore di settore, sempre più esigenti in termini di qualità ed alla ricerca di prodotti tipici e tradizionali, permettendo al pubblico di provare sapori e profumi attraverso la visita agli spazi espositivi, ma anche attraverso tutte le attività collaterali in programma.

Cristina Bolla di Oroargento Group, che organizza il Salone dell’Agroalimentare Ligure, ci elenca un programma straordinariamente ricco: “Quest’anno avremo tanti eventi e novità. Ci saranno due aree ad hoc dedicate ai bambini, una con animazione e corsi, il laboratorio ‘Il mio cappello da chef’, dove si potranno realizzare regali per la festa del papà e disegnare i propri piatti preferiti, e un’altra area, ‘La favola del Re Mortaio e della Principessa Trofietta’, dove verrà ricostruita l’antica scuola del pesto, su antichi banchi di scuola”.

“Avremo uno spazio talk-show nel quale saranno intervistati vari relatori sul tema del benessere, spaziando tra le varie offerte dei nostri territori, dalle terme di Genova al latte d’asina per la cura del corpo”.

Prosegue Cristina Bolla: “Ci sarà una golosissima area happy-hour con birre e fritti e tanti percorsi di degustazione”.

Un’altra novità interessante: “Il pregiatissimo zafferano ligure sarà protagonista dell’inaugurazione: lo chef Maurizio Pinto del ristorante Volta la Carta di Genova offrirà una ricetta particolare e la cooperativa Ghinghinelli fornirà lo zafferano. In questa specialità si incontreranno il tradizionale risotto alla milanese con la altrettanto tradizionale torta di riso ligure, che diventa una ghiotta torta allo zafferano. Per simboleggiare l’incontro tra la realtà locale e il prodotto del ‘turista’ abbiamo lanciato lo slogan ‘La torta di riso non è finita’, per sdrammatizzare un po’ e far capire che, al di là delle ben note e spiritose gag sull’accoglienza ligure, possiamo invece dare tanto al turismo in termini di ricettività”.

E a proposito di accoglienza turistica, Cristina Bolla di Oroargento Group ci elenca una serie di eventi collaterali tutti interessanti: si spazierà dalla cura del corpo, parlando di massaggi e creme benefiche, a presentazioni di libri, fino ad arrivare al tour delle chiese di Perti. Inoltre il Museo Archeologico del Finale si occuperà di archeologia alimentare e cucina nella preistoria.

Continua Cristina Bolla: “Tra i prodotti agroalimentari, che son i veri protagonisti della manifestazione, avremo l’aglio di Vessalico e due laboratori di cucina: uno dedicato alle ricette di Pasqua e l’altro al tipico minestrone alla genovese. Inoltre quest’anno presenteremo Gustò, un portale dedicato all’e-commerce proprio nel settore delle specialità alimentari: sarà l’occasione per un incontro con i proprietari del portale e gli espositori del Salone per stabilire interessanti sinergie e aumentare le potenzialità commerciali di tutti”.

 

Ma come è cambiato, in questi anni, il salone? Lo domandiamo a Cristina Bolla: “Posso dire che stiamo assistendo a un bel ricambio generazionale: nascono aziende giovanissime, mentre altre sono passate di padre in figlio, a dimostrazione di un sempre crescente interesse nel campo delle tipicità del territorio; c’è tanta freschezza nella riscoperta del prodotto tipico, ma accanto alle aziende giovani avremo anche espositori ormai storici e prodotti irrinunciabili e sempre molto richiesti, dalla focaccia di Recco ai fritti. Quest’anno avremo 120 espositori, tanti dalla Liguria, ma anche molti da fuori Liguria con produzioni di nicchia come il Castelmagno, e poi avremo tanti produttori artigianali di birra, un altro settore che conquista sempre maggiore attenzione da parte del pubblico”.

Alberto Sgarlato