Il comune di Cairo fa pagare gli oneri di ospitalità per chi chiede sepoltura nel cimitero di Ferrania, la motivazione il non essere residente nel comune, questa la segnalazione di un nostro lettore che lamenta l'ingiustizia.
Come spesso capita, le persone, specie se anziane, pensano anche al giorno nel quale non ci saranno più, uno degli aspetti che prendono in considerazione quello della sepoltura, magari nel cimitero della propria città, e, per questo, spesso si organizzano prendendo in concessione un loculo magari vicino ai propri cari.
La stessa cosa ha fatto il padre di un nostro lettore che aveva deciso di prendere in concessione due loculi fino al 2095.
L'aggravamento delle sue condizioni di salute, però, hanno costretto l'uomo, dopo oltre 53 anni di vita a Cairo a trasferirsi in Lombardia per essere accudito dal figlio che come estrema promessa ha confermato al padre che lo avrebbe riportato “a casa” e sepolto vicino ai famigliari.
Dopo due anni l'uomo ha perso la vita e, a questo punto il trasferimento della salma a Cairo dove il nostro lettore si è trovato a dover pagare 231,92 euro come oneri di ospitalità.
Non tanto la cifra, quanto il ritenere di essere di fronte ad una ingiustizia ha spinto l'uomo dapprima a contattare gli uffici comunali e, poi, a scrivere al sindaco “Non si tratta della cifra che, naturalmente ho pagato il giorno dopo, anche se ai giorni d'oggi 230 euro sono comunque una cifra che non passa inosservata - spiega il nostro lettore – quanto l'ingiustizia che ritengo sia mettere questa sorta di tassazione”.
“Mi hanno risposto dagli uffici che il regolamento comunale prevede il pagamento di questa cifra se non si risiede a Cairo, ma trovo sia una cosa che dovrebbe essere cambiata. Mio padre ha preso due loculi in concessione quando era in vita e lo ha fatto dopo essere stato residente 53 anni a Cairo da dove si è allontanato solo per gli ultimi 2 anni di vita. Il loculo è in concessione fino al 2095 credo che non avrebbe dovuto pagare alcun onere per essere sepolto lì” conclude