Giovanni Lunardon (Pd) ha illustrato un’interrogazione sottoscritta anche dai componenti del gruppo Luigi De Vincenzi e Raffaella Paita, con la quale ha ricordato che la Tirreno Power ha eseguito durante l’estate degli interventi per liberare l’invaso, a monte della Traversa sulla Bormida di Millesimo, da ingenti quantitativi di sedimenti trasferendoli nel bacino a valle.
Secondo quanto evidenziato dal consigliere, all’inizio del mese di ottobre 2016, in un sopralluogo è stato rilevato che«il materiale messo in movimento dai lavori a monte della traversa Tirreno Power ha occupato la zona immediatamente a valle per circa 200 metri di alveo». L’esito del sopralluogo ha suscitato le preoccupazioni anche di natura idraulica e idrogeologica del Comune che ha, tra l’altro, evidenziato il forte impatto ambientale. Il Comune di Millesimo ed un’azienda – ha aggiunto - sono in procinto di depositare un esposto in Procura contro Tirreno Power.
Lunardon, inoltre, ha chiesto alla giunta di intervenire affinché Tirreno Power rimuova i detriti a valle e sostenga il Comune di Millesimo nell’esposto alla Procura. Per la giunta ha risposto l’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone il quale ha precisato che l’evento alluvionale del 24 novembre 2016 risulta aver rimosso per la quasi totalità il materiale derivante dalla manutenzione dell’invaso, a monte della traversa. Il competente settore territoriale regionale per la difesa del suolo – ha puntualizzato – ha effettuato numerosi sopralluoghi e allo stato attuale non si sono riscontrati depositi localizzati eccedenti la normale evoluzione del corso d’acqua: «Non si ravvisa quindi – ha spiegato - la necessità di particolari interventi di rimozione del materiale inerte presente nell’alveo del fiume Bormida di Millesimo, nel tratto antistante il centro abitato capoluogo».
Giampedrone ha aggiunto che il materiale risulta formato da sabbie che verosimilmente nulla hanno a che vedere con il materiale a suo tempo presente in alveo a seguito degli interventi di Tirreno Power.
L’assessore ha concluso annunciando che si sta valutando se debba essere avviata una segnalazione all’autorità giudiziaria: «Tuttavia questa valutazione parrebbe dover essere principalmente rivolta – ha detto - al contributo che il malfunzionamento della paratoria mobile della traversa possa aver fornito all’esondazione sulla sponda sinistra del fiume Bormida».