Politica - 08 marzo 2017, 12:07

Mercatino di Finalborgo, il sindaco Frascherelli: "Nessun danno erariale, abbiamo rimesso ordine"

Il primo cittadino e presidente dell'Unione dei Comuni del Finalese replica alla minoranza

“Sul mercatino di Finalborgo non esiste nessun tipo di danno erariale. Anzi, abbiamo rimesso ordine dopo anni sull'evento, applicando i regolamenti comunali varati dall'amministrazione Richeri. Le accuse mosse dalla minoranza, tutte rivolte ad impedire il rilancio turistico di Finalborgo, sono totalmente infondate”, dichiara Ugo Frascherelli, nella duplice veste di sindaco di Finale Ligure e di presidente dell'Unione dei Comuni del Finalese.

“La scelta di approvare il progetto gestionale della “Fiera delle vecchie cose e antichi mestieri” deriva anzitutto”, prosegue Frascherelli, “dalla necessità di dare nuovo slancio al mercatino per dare una chiara risposta ai cittadini e agli operatori economici di Finalborgo. Questo progetto tecnico, per la prima volta, sviluppa e applica i criteri che esistevano sin dal marzo 2005. E contiene un piano delle entrate e delle uscite in capo all'associazione “Centro storico del Finale”. I proventi delle tariffe degli espositori, al netto dei costi sostenuti, saranno destinati “alle attività istituzionali” della suddetta associazione, e sicuramente verranno investiti negli eventi turistici che il “Centro storico del Finale” programma e gestisce proprio a Finalborgo. A partire dal “Viaggio nel Medioevo”, per essere chiari.”

Nessuna anomalia, dunque. “È proprio così” risponde Frascherelli. “Le esenzioni dalla Cosap, il canone per il pagamento del suolo pubblico, erano state previste nel regolamento comunale dal 1998, ed erano state applicate più volte, sempre per il mercatino, dalla giunta Richeri, con varie delibere. Nel nostro caso, abbiamo applicato le norme regolamentari comunali con una disciplina organica e trasparente. Chi effettua queste accuse sa benissimo di dire il falso. Non abbiamo abdicato a nessun ruolo, ma abbiamo dato risposta a una forte esigenza della società civile finalese. Chi afferma che applichiamo le disparità di trattamento dice una bugia grossa come una casa: il riconoscimento del patrocinio sugli eventi e manifestazioni implica automaticamente l'esenzione dal pagamento della Cosap, del canone sul suolo pubblico: tutto questo è sempre esistito a Finale Ligure.”

“Inoltre non esiste un obbligo di gara pubblica per la gestione del mercatino”, precisa e conclude Frascherelli. “Oltretutto l'applicazione della direttiva Bolkestein, che imporrà le gare pubbliche anche per i mercati pubblici, è prevista solo dal 1° gennaio 2019. Mi domando piuttosto se, dietro questa crociata velata da una parvenza di finta legalità, non si nasconda invece il proposito di creare danni alle associazioni finalesi di volontariato turistico-culturale e alla comunità di Finalborgo, a due anni di distanza dalle elezioni comunali.” 

c.s.