Un aiuto economico che integra la misura nazionale e una serie di servizi aggiuntivi che riguardano trasporti, sanità, spese scolastiche e affitti. Sono queste le coordinate della proposta di legge sulla Sperimentazione del reddito di inclusione attiva e di misure per contrastare l’esclusione sociale, firmata dal Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria e domani in discussione in aula.
“Abbiamo presentato questa proposta un anno e mezzo fa – spiegano i consiglieri del Pd – e quando è uscita la norma nazionale sul Sostegno di inclusione attiva (Sia) che ha portato in Liguria 16 milioni di euro per la fascia da zero a tremila euro (la dotazione salirà da 18 a 20 nei prossimi anni) abbiamo deciso di armonizzarla a questo nuovo intervento del governo. Visto che ogni Regione può integrare con proprie risorse il Sia, la nostra proposta di legge amplia la platea dei beneficiari di questo aiuto, stanziando altri 2,5 milioni di euro. Si tratta di una cifra concreta, immediatamente disponibile, perché abbiamo scelto di operare con risorse che sono già a bilancio. La dotazione economica è inoltre supportata da progetti personalizzati di inclusione sociale e cioè formazione e percorsi di avvicinamento al lavoro. Oltre alla questione reddituale, la nostra proposta prevede anche un aiuto aggiuntivo tramite servizi (salute, trasporti, scuola, affitti)”.