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Attualità | 25 febbraio 2017, 11:30

Cengio intitola una piazza ai "Martiri del 27 febbraio 1945" (FOTO e VIDEO)

La targa è stata scoperta alla presenza delle autorità locali da una delegazione di ragazzi delle scuole medie. Dichiarano gli alunni: "Saremo messaggeri di pace in futuro affinché una strage del genere non accada di nuovo"

Cengio intitola una piazza ai "Martiri del 27 febbraio 1945" (FOTO e VIDEO)

Una cerimonia carica di significato. Questa mattina, il Comune di Cengio ha intitolato la piazza adiacente alla caserma dei Carabinieri ai "Martiri del 27 febbraio 1945". La targa è stata scoperta alla presenza delle autorità locali da una delegazione di ragazzi delle scuole medie. 

Il 27 febbraio 1945 durante un rastrellamento in un locale pubblico, il Bar Italia situato nella piazza della stazione, dove presumevano si trovassero alcuni partigiani, i militari della San Marco sequestrarono nove civili. Questi i loro nomi: i fratelli Alberto e Silvio Camoirano, proprietari del bar, i fratelli Giovanni e Pietro Marenco, Anselmo Pasini, Luigi Rimoldi, Giovanni Serra, Giovanni Lerma e Pasquale Scavino.

In direzione Millesimo, all'altezza della caserma dei Carabinieri, su ordine del tenente Renato Danon, "i Repubblichini" aprirono il fuoco uccidendo a bruciapelo sette ostaggi: Silvio Camoirano, Giovanni Serra (mutilato della guerra 1915-1918), Pasquale Scavino (padre di otto figli), Luigi Rinaldi, Anselmo Pasini, Giovanni Lerma e Giovanni Marenco. Nell'eccidio rimasero feriti Alberto Caimorano e Giuseppe Marenco.

Raccontano i ragazzi delle Medie: "Siamo rimasti molto impressionati da questa vicenda. Sembra incredibile che in un paese come Cengio sia accaduta una strage così grave. Abbiamo realizzato uno spettacolo su questa storia, abbiamo invitato i parenti delle vittime e ci ha fatto piacere vedere che hanno apprezzato il nostro lavoro. Per noi è stato sicuramente un modo per crescere. Ci siamo resi conto che la guerra è una realtà terribile. Questo spettacolo e questo lavoro che abbiamo fatto ci è servito per diventare messaggeri di pace e per impegnarci in futuro a non permettere che una strage del genere accada di nuovo".

Alla cerimonia hanno preso parte anche Irma Dematteis, vicepresidente ANPI provinciale di Savona, le sezioni locali dell'ANPI e degli Alpini, i volontari dell'Avis di Cengio e la Croce Rossa locale. 

Al termine della cerimonia un omaggio floreale è stato posto ai piedi della lapide davanti alla caserma dei Carabinieri, nei pressi del luogo in cui si verificò il tragico eccidio. La corona di fiori è stata posata dai bambini delle scuole medie.

Graziano De Valle

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