La lista civica per Giustenice con a capo Ivano Rozzi propone un importante intervento per la salvaguardia della fauna
"Oggi , le zone di produzione utilizzano delle reti in nylon o in fibra che sono quanto di più utile e funzionale alla raccolta , nel senso di poter stendere migliaia di metri quadrati di reti sotto le piante a partire dal mese di ottobre e sino alla fine di gennaio per impedire con ciò che il frutto maturo cada in terra alterandosi velocemente e facilitando invece la raccolta."
Continua Rozzi "Purtroppo , questo sistema , rivelatosi un mezzo utile a consentire una raccolta altrimenti svantaggiosa e lunga , viene effettuato - TROPPE VOLTE - tralasciando le minime accortezze e tutele ai fini dell'ambiente e della fauna , con la conseguenza che durante l'anno alcune migliaia di ungulati poligastrici ( Caprioli, daini e cinghiali ) e non solo quelli , anche rapaci e fagiani , pernici, uccelli migratori ecc.. rimangono vittime degli afferri costituiti dalla presenza di queste reti che, in alcuni luoghi , sono posizionate per centinaia di metri senza soluzione di continuità , dove quindi l'animale che ha la sventura di entrare sotto il telo non trova più modo di uscirne e spesso intrappolato."
Alla luce di ciò afferma Rozzi "E' necessario che gli Enti a margine , ciascuno per le proprie competenze, si attivino con urgenza per emettere appositi provvedimenti riguardanti l'utilizzo e le tempististiche di questi strumenti al fine di evitare una ormai costante sequela di decessi che, anche se involontarie, permangono crudeli e inutili inquanto, il ritrovamento dei capi deceduti , avviene solitamente giorni dopo causa la marcescienza e il ritrovamento di pezzi di carcasse tralasciate da volpi e nocivi vari."Le richiesto sono, dunque:
di porre in essere opportuni provvedimenti regolatori e sanzionatori sull'uso delle reti da raccolta che:
- non devono essere lasciate montate (stese) oltre il naturale periodo e prevedere opportuni corridoi di transito e fuga ;
devono essere rimosse dai coltivi a fine utilizzo e non lasciate (anche se raccolte) nei terreni , ancor meno appese e/o posizionate a piante o muri;
dove i proprietari dei fondi sono corresponsabili in solido con i loro conduttori per l'abbandono di tali attrezzi ;
che ogni abbandono, smaltimento o discarica degli attrezzi non più in uso , nel terreno , anche mediante sepellimento venga perseguito penalmente.